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A Bolzano, passeggiate in quota in cerca di aria fresca

Bolzano d’estate offre più di una “via di fuga” dal caldo cittadino con la possibilità di vivere autentiche esperienze outdoor in quota alla ricerca di fresche temperature per potersi rigenerare e di panorami suggestivi che appaghino vista e spirito.
Crocevia alpino delle destinazioni più suggestive della regione, offre centinaia di chilometri di passeggiate che partono dalla città e raggiungono le vette tutto intorno, alla scoperta di incantevoli oasi di verde; escursioni e gite di qualche ora che si intrecciano con l’architettura urbana disegnando una mappa di itinerari dove ognuno può trovare il percorso più adatto a sé: in mezzo alla natura corpo e anima si ricaricano di energie positive e a Bolzano sono tantissime le possibilità di recharge e movimento all’aria aperta.  Bastano pochi passi per immergersi nella quiete di bellissimi itinerari e lasciarsi alle spalle caldo e stress.

Le passeggiate
Si comincia con le piacevoli passeggiate lungo il torrente che attraversa la città, il Talvera, un corso d’acqua che proviene dalla Val Sarentino e sulle cui sponde si estendono verdi prati, parchi giochi e piste ciclabili all’avanguardia. Lungotalvera Bolzano e Lungotalvera San Quirino sono immerse nel rigoglioso Parco Petrarca, vero e proprio “polmone verde” che permette di trascorrere momenti di vero relax ma anche di praticare attività sportivo-ricreative: i più piccoli possono divertirsi negli appositi spazi gioco, i numerosi campi sportivi richiamano gli amanti di calcio, baseball e softball, mentre i ponti Druso, Talvera e Sant’Antonio che attraversano il torrente e le altre passerelle pedonali minori permettono a tutti di percorrere percorsi ad anello, a piedi o in bicicletta immersi nel verde.
Ma ci sono anche altre bellissime passeggiate a pochi passi dal centro che consentono di perdersi nella natura e regalarsi qualche ora di detox dal caos cittadino. Molto conosciute quelle del Guncina (che quest’anno festeggia il 120° anniversario dell’inaugurazione del suo primo tratto) e di Sant’Osvaldo, passeggiate che s’innalzano di un centinaio di metri sulla città con un percorso dapprima in lieve salita, addolcita da una serie di serpentine, e poi quasi pianeggiante, offrendo una magnifica vista sulla città e sui monti che la circondano.
La passeggiata di Sant’Osvaldo collega Sant’Antonio con Santa Maddalena, la caratteristica collina sulla quale si coltivano le uve con cui si produce l’omonimo vino autoctono, e percorrendola si può scorgere sullo sfondo il massiccio dolomitico del Rosengarten, immagine iconografica della città.
La passeggiata del Guncina, dedicata al suo fondatore l’arciduca Enrico d’Asburgo, si snoda invece sulle pendici che dal quartiere Gries (fino al 1925 Comune a sé stante e nota località di cura e di soggiorno dell’impero asburgico) portano a San Genesio. Il percorso, che si distende tra piante sempreverdi, magnolie, fichi d’India, cipressi e cedri, permette di raggiungere Castel Guncina: ogni pianta che si incontra è etichettata con il suo nome in italiano, tedesco e con quello scientifico. La passeggiata è in lieve pendenza e per ciò lungo il tragitto si incontrano numerose panchine sulle quali potersi riposare godendo di un suggestivo panorama sulla conca bolzanina e sui gruppi dolomitici che si innalzano a est. Una volta raggiunto Castel Guncina, per tornare in città si può imboccare la camminata del rio Fago che giunge sul Lungo Talvera e quindi in centro.
La passeggiata del Virgolo, poi, sulle pendici del Colle a sud della città, attraversa un bosco ceduo misto da cui è possibile godere di un’insolita vista su Bolzano, con gli altipiani del Salto e del Renon sullo sfondo. Il sentiero che collega Castel Flavon (da cui si accede alla passeggiata) con il Virgolo è una delle zone della città abitata fin dalla preistoria e che conserva tuttora, grazie anche alla chiesetta romanica di San Vigilio e alla chiesa barocca del Calvario, un fascino e una spiritualità del tutto particolari.
Non può mancare poi una gita a San Genesio, grazioso villaggio situato in posizione tranquilla a 1.100 metri sull’Altopiano del Salto, l’altopiano di larici più grande d’Europa e paese di origine dei cavalli Haflinger (il primo allevamento di questi amichevoli equini “biondi” fu istituito qui già intorno al 1900).
Il panorama sulle Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO, sulla Valle dell’Adige, sulla Mendola e sull’Ortles accompagna ogni passo durante le attività sul Salto che mostra la sua bellezza in qualsiasi periodo dell’anno e offre attività all’aperto adatte a tutti. A San Genesio vi aspettano 300 giorni di sole e 300 km di percorsi escursionistici e tematici – dal Sentiero delle leggende e il Sentiero “Guggn” sul Salto, al Sentiero del Legnaiuolo ad Avigna, fino al Sentiero di San Martino a Cologna – che invitano adulti e bambini a vivere a pieno la natura e scoprire i suoi segreti attraverso prati, boschi e incantevoli panorami sulle Dolomiti.
San Genesio offre anche una varietà di eventi culturali e feste tradizionali che arricchiscono l’esperienza dei visitatori. La “Schupfenfest” sul Salto è una leggenda e gode di grande popolarità tra i residenti e i visitatori, una festa unisce escursioni in montagna con il gusto delle prelibatezze altoatesine nelle malghe. Le malghe partecipanti – chiamate “Schupfen” nel dialetto locale – possono essere raggiunte in diverse tappe tra San Genesio e Meltina e offrono una varietà di delizie, dalla merenda contadina ai canederli, dallo spezzatino di cervo ai piatti con i funghi porcini, fino ai dolci fritti come i krapfen e gli strauben (https://www.san-genesio.it/it/san-genesio-atesino.html).

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