La Val d’Ega d’estate è divertimento puro all’aria aperta, escursioni tra i monti, tour in bici e vie ferrate, perdersi tra labirinti di roccia e scrutare i misteri delle stelle. Ma anche ammirare l’Enrosadira, il fenomeno naturale che tinge di rosa il Catinaccio al tramonto, o il maestoso Latemar mentre si specchia nelle acque leggendarie del Lago di Carezza. Una settimana in Val d’Ega è una vacanza indimenticabile, ancora di più in una destinazione dal cuore green, che mira a diminuire l’impatto del turismo sull’ambiente, adottando misure che vanno dalle esperienze sostenibili, alla riduzione di plastica, fino alla fitta rete di mezzi pubblici. Il Guest Pass Val d’Ega offre la possibilità di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici in tutto l’Alto Adige.
Ecco allora un vademecum per vivere sette giorni speciali.
Giorno 1: si può iniziare l’esplorazione del territorio, vivendolo da “insider”, come gli abitanti del territorio, ad esempio si può assistere e partecipare alla produzione del (delizioso) formaggio di capra all’agriturismo bio Oberwerkstatt di Obereggen, facendo amicizia con le bellissime capre Walliser dal manto bianco e nero e dalle lunghe corna. Oppure fare una tappa alla fattoria di permacultura Eisathhof, sempre a Nova Ponente, nel cui orto prosperano circa 500 varietà di verdure, molte delle quali di antiche varietà, insieme a cereali ed erbe. Si può anche visitare il Maso Kronlechnerhof a Nova Levante con il laboratorio di canederli per scoprire come preparare (e gustare) questa pietanza tipica in modo perfetto. E sul calare della sera l’escursione al Corno bianco per ammirare il tramonto, uno tra gli spettacoli più magici che la natura possa offrire, ancora più emozionante se vissuto dalla vetta di una montagna, in compagnia di un panorama naturale unico, che riconcilia con sé stessi. Di certo vivere un’esperienza di trekking nell’ora della sera che volge al calar del sole e nel contesto naturale straordinario del Corno Bianco con la sua cima a 2313 m, non può che essere indimenticabile.
Giorno 2: da dedicare, in modalità slow fra camminate e curiosità, alla scoperta del mistico Lago di Carezza (e dei suoi dintorni), uno dei luoghi più suggestivi e iconici, incantevole d’estate con il suo trionfo di colori. Numerosi sentieri escursionistici portano direttamente al lago, che è anche un punto di partenza ideale per scoprire le varie escursioni della zona circostante. Bellezza ma anche un po’ di mistero con il dolce canto e la leggenda della ninfa Ondina che scomparve per sempre nelle acque cristalline del lago.
Giorno 3: un viaggio “dalla terra al cielo”. Al mattino si possono visitare i giganti d’argilla della Val d’Ega: a Collepietra, le erosioni geologiche hanno dato vita a piramidi di terra che sorgono nel mezzo dei boschi, un’architettura naturale che sorprende lo sguardo di chi la incontra lungo il percorso. Monumenti naturali insoliti e affascinanti che celano anche una leggenda: si narra infatti di un contadino avaro e di un castigo divino che trasformò il suo prato verde in un cumulo di detriti e rocce. Verso sera invece si può visitare il primo Astrovillaggio d’Europa nel Comune di Cornedo all’Isarco: a San Valentino in Campo, il planetario, l’osservatorio astronomico, l’osservatorio solare, percorrere il Sentiero dei Pianeti e ammirare la riproduzione del modulo lunare dell’Apollo 11 in scala 1:1. Oppure camminare lungo il Sentiero delle Stelle che unisce i due Astrovillaggi San Valentino e Collepietra, accompagnati dalla mascotte Luxi, guida speciale per immergersi nei segreti dell’universo.
Giorno 4: dedicato alla mountain bike ai piedi del Catinaccio fra i tanti sentieri con diversi livelli di difficoltà. La Val d’Ega è l’Eldorado dei tour per mountain bike ed E-Bike, su asfalto o attraverso il bosco, trail e tracciati da vivere, o meglio, da percorrere spingendo con grinta sui pedali: da Nova Levante, Nova Ponente, Collepietra e Obereggen i percorsi regalano grandi emozioni grazie ad una vasta scelta di tour. Come pedalare attorno al Latemar, oltrepassare il Passo di Costalunga o seguire il percorso che porta all’osservatorio astronomico.
Giorno 5: un viaggio al centro della terra con la visita del Geoparco di Bletterbach. E sulla via del ritorno, una sosta al famoso luogo di pellegrinaggio di Pietralba e al “duomo delle Dolomiti”. Visite guidate, sentieri tematici, gite per famiglie e un sentiero didattico nel bosco rendono accessibile la Gola del Bletterbach, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, a piccoli e grandi esploratori. Formatasi in seguito ai processi di erosione iniziati durante l’ultima glaciazione, oggi fra i suoi tanti strati rocciosi si possono ammirare i fossili, custodi di preziose informazioni sulle specie vegetali e animali che popolavano la zona a quell’epoca. Al ritorno si incontra il Santuario della Madonna di Pietralba: il duomo delle Dolomiti si inserisce maestoso nel paesaggio naturale della Val d’Ega e sembra prendere ispirazione dall’apparizione della Madonna all’eremita Leonhard Weißensteiner. Si narra infatti che nel 1553 il contadino, dopo essere precipitato in un burrone, vide comparire la Vergine Maria: in suo onore costruì una cappella, successivamente ampliata, e che rappresenta oggi un suggestivo luogo di pellegrinaggio.
Giorno 6: da dedicare a una piacevole passeggiata alla scoperta del magico percorso nel Labirinto del Latemar. Dal Lago di Carezza questa escursione, adatta anche ai bambini, porta attraverso il “labirinto” (un paesaggio fatto di pietre e rocce) all’ombra del Latemar: non si tratta del tradizionale labirinto all’inglese, fatto di alti muri di siepe di bosso, ma è costituito da un intricato passaggio tra grandi macigni provenienti da una grossa ed antica frana ai piedi del massiccio, formando un misterioso e suggestivo labirinto di rocce. Oppure incamminarsi lungo il Sentiero Masaré, escursione panoramica che porta all’imponente aquila bronzea direttamente di fronte alle possenti pareti del massiccio del Catinaccio, dedicata a Theodor Christomannos. Fu sua l’idea di costruire la Strada delle Dolomiti che porta da Nova Levante a Cortina.
Giorno 7: la settimana si conclude in bellezza con una gita al cinema di montagna o al Latemarium per lasciarsi incantare ancora una volta dall’impressionante bellezza delle montagne della Val d’Ega. Il cinema di montagna in Val d’Ega comprende sei punti panoramici lungo i sentieri escursionistici di Nova Ponente, Obereggen, Collepietra e Nova Levante-Carezza. Sebbene ognuno sia di per sé unico, tutti hanno qualcosa in comune: gli scenari mozzafiato, catene montuose all’orizzonte, cieli dalle tonalità di azzurro-bianco-giallo-grigio, boschi di conifere, prati di un verde acceso in estate. Il Latemarium, raggiungibile da Obereggen con la seggiovia Oberholz o con la cabinovia Ochsenweide, offre a bambini e genitori nove sentieri tematici e una spettacolare piattaforma panoramica a 360° con vista mozzafiato sul mondo alpino circostante.
Infine, ed è un consiglio valido per ogni giorno, uno dei modi per scoprire un luogo è mangiare i piatti tipici del posto, preparati con le materie prime a km zero e secondo le ricette della tradizione locale. La Val d’Ega è punteggiata da baite e ristoranti di montagna dove concedersi un pranzo o una cena da buongustai. Dalla cucina degli hotel (tutti a conduzione famigliare), fino alle baite in vetta, da quelle più tradizionali a quelle di design, ma tutte accomunate dall’uso dei prodotti provenienti dagli agricoltori e allevatori della Val d’Ega.
Chi soggiorna in Val d’Ega può anche usufruire a un prezzo preferenziale del Mountain Pass che consente di utilizzare tutti i 17 impianti di risalita della regione che collegano il Catinaccio, il Latemar e lo Sciliar. Per un soggiorno settimanale si può scegliere il pass da 3 giorni o da 5 giorni.
Foto in alto: Gabriela de Oliveira