1999, una valigetta misteriosa, dei killer pronti ad impossessarsene, personaggi grotteschi un paio di eroine coinvolte loro malgrado in una serie di eventi assurdi. Drive-Away Dolls si candida ad essere un nuovo pulp con tanto di firma di Ethan Coen che assieme al fratello Joel ha firmato alcuni capolavori cinematografici, e altre volte dei film deludenti, questa pellicola invece è un curioso compromesso tra le prime due categorie. Drive-Away Dolls tenta di imitare, e già il termine suona strano, proprio il cinema dei fratelli Coen, e si vede che l’assenza di uno produca davvero un risultato poco esaltante. La storia pulp può risultare divertente per il pubblico attuale, dove la libertina lesbo Jamie fugge dalla sua complicata relazione con Sukie, mentre la sua amica Marian vuole uscire dalla sua routine priva di stimoli, soprattutto sessuali.
In conclusione, una “sgangherata” pellicola con curiosi dialoghi, che ovviamente già sta diventando un cult negli States, e che paradossalmente segue la legge che fare un brutto film a volte può diventare un successo. Nel cast troviamo la testa di Pedro Pascal, che appare per pochi minuti all’inizio della pellicola per poi essere decapitato, un stralunato Matt Damon (che però ha messo i soldi per fare il film), spendiamo invece una nota di merito per le due giovani protagoniste Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan, già interpreti di film e serie tv di successo che almeno ci fanno sorridere, per il resto… ebbene sì un brutto film che piacerà a tutti o quasi, la magia del cinema.
Dal 7 marzo nei migliori cinema solo in lingua originale con sottotitoli.