Disponibile sulle principali piattaforme a partire dal 19 Dicembre 2023, ancor prima dei titoli di testa Chi ha rapito Jerry Calà? ci mostra il noto attore veronese che si ritrova una pistola puntata in faccia.
Come il titolo di questa sua ottava prova registica suggerisce, infatti, incarnando se stesso si ritrova sequestrato da una sgangherata combriccola di improvvisati rapitori: Mirko alias Sergio Assisi, napoletano che prova a diventare senza successo un comico milanese e che vive con la sorella Rosa, ovvero Barbara Foria; Dino, dal volto di Antonio Fiorillo, ex esercente cinematografico che a causa della crisi delle sale non è riuscito a sostenere l’impresa di famiglia; il nerd Ciro, interpretato da Shi Yang Shi.
Sgangherata combriccola che, interessata a chiedere ai conoscenti del protagonista di Vacanze di Natale e Vado a vivere da solo un riscatto sufficiente a rimettere in piedi le vite dei propri componenti, si avvale poi del supporto della giovane Jenny dalle fattezze di Francesca Tizzano; mentre i veri criminali Rino e Donato Calamaro, nei cui panni troviamo Nando Paone e Pasquale Palma, cominciano a tenerli d’occhio per cercare di dimostrare la loro forza sul territorio.
E, con Clementino impegnato a cantare la canzone conclusiva del film, è chiaro che il punto di forza di Chi ha rapito Jerry Calà sia rappresentato dalla matrice fortemente autoironica dell’operazione, a cominciare dal tutt’altro che serioso coinvolgimento di veri amici e familiari dell’eclettico Jerry; dal figlio Johnny che lo definisce un taccagno a Mara Venier che parla della sua infedeltà, passando per Umberto Smaila e Massimo Boldi (da antologia la sua battuta su Marco Bellocchio).
Per non parlare del fatto che in tv, dove annunciano addirittura che Beppe Fiorello lo interpreterà in una fiction (!!!), viene osservato che dice le stesse battute da quarant’anni.
Una scelta di sceneggiatura atta anche a favorire parentesi umoristiche a loro modo nostalgiche, tra vecchie fotografie del quartetto dei Gatti di Vicolo Miracoli alla esilarante gag con maschere da Yuppies in cui i rapitori sfoderano i tormentoni di Ezio Greggio, Christian De Sica e il già menzionato Boldi.
Anche se, tra il Gennaro Guazzo di Troppo napoletano nel piccolo ruolo del figlio dipendente da videogame di Dino e una colonna sonora che strizza in maniera evidente l’occhio ai temi composti da Ennio Morricone per Un sacco bello e Bianco rosso e Verdone, è un Maurizio Casagrande in divisa da poliziotto a regalare una delle maggiormente divertenti parentesi di Chi ha incastrato Jerry Calà?, commedia non esaltante ma che, grazie in particolar modo alla simpatia dei suoi personaggi, riesce comunque nell’impresa di risultare gradevole, strappando qualche sorriso senza l’ombra di volgarità.
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