Una vita a colori: l’incredibile dualità di Giulia tra la mensa scolastica e OnlyFans

Laureata in Lettere e Filosofia, non trovando lavoro ha deciso si guadagnarsi da vivere impegnandosi in una mensa scolastica di Ferrara, sua città natale. Stiamo parlando di Giulia, 27 anni, che incuriosisce per la sua attività parallela sulla nota e controversa piattaforma OnlyFans, dove da alcune settimane ha raggiunto 1 milione di followers.
«Ho iniziato a lavorare nella mensa scolastica non solo per iniziare ad avere una mia indipendenza economica, ma perché attratta dall’idea di contribuire alla nutrizione dei bambini e alle loro giornate a scuola», racconta Giulia, che aggiunge: «Credo che un pasto sano sia fondamentale per il loro sviluppo e apprendimento».

Da quanto tempo lavori in questo settore e come gestisci la transizione tra il tuo lavoro in mensa e le tue attività su OnlyFans?
«Oramai lavoro in mensa da circa tre anni. La transizione tra la mensa e OnlyFans è abbastanza interessante. Finisco il turno, torno a casa e, quando ho il tempo, mi dedico all’altro aspetto della mia personalità. È una sorta di doppia vita che gestisco con attenzione per mantenere il rispetto e la professionalità in entrambi i contesti».

Puoi parlare un po’ di più della tua esperienza su OnlyFans? Come hai iniziato e come gestisci eventuali pregiudizi o giudizi negativi?
«Ho iniziato su OnlyFans circa un anno fa. Mi sono avvicinata a questa piattaforma come un modo per esprimere la mia sessualità e, allo stesso tempo, per guadagnare un reddito extra. È stato un passo ponderato e sono consapevole che ci possono essere giudizi negativi. Tuttavia, ho imparato a non lasciarli influenzare la mia autostima. La mia vita su OnlyFans è una scelta consapevole e non vedo nulla di sbagliato nel perseguire i miei interessi e guadagnare allo stesso tempo».

Ti possiamo chiedere, a grandi linee, quanto riesci a guadagnare con la tua attività online?
«Mediamente, da un po’ di tempo, riesco a stabilizzarmi sui 15mila euro mensili, regolarmente fatturati».

Ma allora come mai continui a lavorare in mensa?
«Proprio per rimanere con i piedi a terra, nel mondo reale, senza lasciarmi trascinare in quello virtuale, che tra l’altro, anche se abbastanza remunerativo, non offre alcuna garanzia a lungo termine».

Cosa apprezzano maggiormente i tuoi fan di te?
«A livello fisico il mio punto forte è sempre stato il fondoschiena; tuttavia anche la mia simpatia e spontaneità hanno il loro effetto. E poi riesco a dedicare il tempo giusto anche per rispondere ai miei follower, cercando di soddisfare le loro curiosità. Anche dall’estero sono molto seguita, e grazie alla mia conoscenza della lingua inglese posso rispondere un po’ a tutti».

Come gestisci la tua privacy e il confine tra la tua vita personale e la tua presenza online?
«La privacy è una priorità per me. Utilizzo un nome d’arte su OnlyFans per proteggere la mia identità. Inoltre non sono ben riconoscibile, grazie a una parrucca e a degli occhiali accuratamente scelti. Io cerco di mantenere una distinzione chiara tra la mia vita online e offline. La chiave è essere consapevoli di ciò che si pubblica e condividere solo ciò con cui ci si sente a proprio agio. E in ogni caso evito sempre le performance estreme».

Qual è il messaggio che vorresti condividere con chi legge la tua storia?
«Vorrei che la gente comprendesse che la sessualità e il lavoro “tradizionale” possono coesistere nella vita di una persona senza giudicarla. Ognuno ha il diritto di scegliere come vivere la propria vita, purché non faccia del male agli altri. Spero che la mia storia possa ispirare una maggiore accettazione e comprensione verso scelte di vita diverse».

La foto non rappresenta la persona che si racconta nell’articolo. Foto Fexels