Alla sua quarta prova registica dopo All’ultima spiaggia, Troppo napoletano e Benvenuti in casa Esposito, lo sceneggiatore partenopeo Gianluca Ansanelli prosegue sulla linea della commedia adatta a tutte le età con La guerra dei nonni, nelle sale cinematografiche a partire dal 30 Novembre 2023.
E si avvale stavolta di due assi della risata del calibro di Vincenzo Salemme e Max Tortora, il primo padre nella finzione di Anna Caterina Morariu, il secondo del consorte Luca Angeletti.
Una coppia di genitori destinata a doversi assentare da casa per un periodo e a lasciare di conseguenza i propri tre figli – tra i quali una bambina che comunica, a quanto pare, con un’amica immaginaria – nelle mani dell’attento e premuroso nonno incarnato dall’interprete di Ho visto le stelle e Non si ruba a casa dei ladri.
Nonno che non immagina di trovarsi improvvisamente in mezzo ai piedi il chiassoso ed esuberante consuocero cui concede anima e corpo, invece, colui che abbiamo visto riciclarsi negli ultimi anni anche in ruoli drammatici, tra un La terra dell’abbastanza e un Siccità.
L’uno romantico e maggiormente tradizionalista, l’altro decisamente più propenso ad adattarsi alle modernità e piuttosto avvezzo con la tecnologia, finiscono per rappresentare i due elementi di contrasto atti a generare il motore comico dell’operazione; tanto più che rivaleggiano nel cercare di conquistare sia l’amore dei nipotini che quello di una giovane e bella vicina dal volto di Bianca Guaccero.
Quindi, a cominciare dalla esilarante situazione che si svolge nel parcheggio dell’aeroporto, si sguazza tra un imprevisto con un drone e uno durante una lezione di pilates; mentre a fare da spalla troviamo anche il capatondiano Herbert Ballerina (all’anagrafe Luigi Luciano) nei panni di un addetto alla consegna di pacchi.
Nome che si aggiunge al valido cast insieme al bravo Augusto Fornari; man mano che ne La guerra dei nonni trovano spazio, inoltre, una evidente critica rivolta ai testi diseducativi delle canzoni dei trapper e una gag con auricolare sulla chiara falsariga di analoghe inscenate spesso da Lillo e Greg.
Il tutto al servizio di un gradevole e scorrevole insieme dinanzi al quale si ride in più occasioni… ma senza dimenticare, ovviamente, i buoni sentimenti.
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