Tra una canna di pistola conficcate nell’occhio e spargimenti di liquido rosso, con il nostro Bruno Bilotta coinvolto in una violenta situazione è in Sicilia che prende avvio The equalizer 3 – Senza tregua, terzo tassello della saga incentrata sul personaggio di Robert McCall, in arrivo nelle sale cinematografiche italiane il 30 Agosto 2023.
Il Robert McCall che, impegnato a difendere una ragazza minacciata da una banda di feroci malavitosi russi in The equalizer – Il vendicatore, del 2014, e preso quattro anni più tardi a rendersi conto in The equalizer 2 – Senza perdono del fatto che qualcuno si stava dedicando all’eliminazione di tutti i suoi compagni di lavoro, troviamo ora in Campania, dove si sente inaspettatamente a casa e si fa chiamare Roberto.
La Campania in cui, sempre pronto a schierarsi dalla parte degli oppressi, finisce dunque per cercare di mettere i bastoni tra le ruote alla criminalità locale, interessata tra l’altro a rendere la vita difficile al proprietario di una pescheria e al giovane carabiniere padre di famiglia Gio alias Eugenio Mastrandrea.
Quindi, con Antoine Fuqua – autore di Training day e Attacco al potere – Olympus has fallen – per la terza volta dietro la macchina da presa e il co-produttore Richard Wenk – regista dell’horror Vamp e della commedia sentimentale Biglietti… d’amore – come sempre sceneggiatore, The equalizer 3 – Senza tregua pone semplicemente McCall contro la camorra.
E, alla maniera di quello che fu il machismo in fotogrammi del decennio reaganiano, lo fa come di consueto privilegiando una prima parte dedicata soprattutto sulle cattiverie esercitate dai fratelli malavitosi Vincent e Marco Quaranta, ovvero Andrea Scarduzio e Andrea Dodero, per poi riservare la seconda alle liberatorie uccisioni dei villain.
Mentre a Dakota Fanning spetta il ruolo della poliziotta Emma Collins, impegnata nelle indagini, e ad incrementare la quota italiana del cast provvedono, tra gli altri, Remo Girone, Niccolò Senni e un Adolfo Margiotta commissario.
Con la risultante di un terzo capitolo che, strutturato come i due precedenti su lenti ritmi di narrazione determinati a scandire l’attesa nei confronti della mattanza, lascia in parte l’amaro in bocca a causa della poca fantasia sfoggiata nell’inscenare proprio quest’ultima quasi totalmente al buio… pur rimanendo un godibile e sufficientemente coinvolgente mafia movie dagli echi gomorriani che si lascia guardare senza spingere lo spettatore a rimpiangere i soldi del biglietto.
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