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Industria dei motori, sempre più sostenibile

La sostenibilità e la digitalizzazione sono due temi che, in industrie di ogni settore, vanno di pari passo. Il cambiamento é inarrestabile, ma questo non significa che il progresso debba danneggiare il pianeta. Tra le tante industrie che stanno cercando la propria rivoluzione verde c’é quella dei motori e del mondo automotive.

Officine locali, garage internazionali, aziende italiane e globali: il mondo delle auto, della meccanica e delle moto sta diventando sempre più sostenibile. Non solo quando si parla di carburanti o di emissioni nell’atmosfera. Anche i processi di produzione stanno cambiando. Sono più automatici, digitali e più efficienti, sia in termini di costi che in termini di inquinamento e materiale di scarto.

Dalle piccole officine dove generazioni di famiglia usano le bussole come quelle di RS per lavorare in sicurezza ed efficacia, fino alle multinazionali,  il settore motori sta cambiando.

Le iniziative green dell’automotive

Nell’industria dei motori, ogni dettaglio conta. Ed ogni parte della catena produttiva é fondamentale, dai designer fino ai meccanici passando per le bussole esagonali e le gomme.

Proprio di pneumatici si occupa l’azienda giapponese Toyo Tire Corporation che ha recentemente annunciato una collaborazione con l’Università di Toyama per sviluppare pneumatici sostenibili. Al centro di questa ricerca c’é l’anidride carbonica, uno dei grandi fattori inquinanti dell’automotive. Grazie a questa collaborazione, l’imprese giapponese punta a realizzare dei catalizzatori che possono convertire l’anidride carbonica in butadiene (di cui sono giá composte le gomme), estinguibile nell’atmosfera, per creare degli pneumatici composti per il 40% da materiali sostenibili entro il 2030.

Un’altra fase cruciale dell’industria auto é sicuramente quella delle concessionarie. In Italia, un recente studio del mercato di Quintegia ha rivelato che ben il 66% delle concessionarie nazionali usa fonti di energia sostenibile e il 21% ha obiettivi ambientali chiari, con controlli e monitoraggi costanti. Quindi, la sostenibilità sta diventando un tema cruciale anche all’interno delle concessionarie italiane.

«Queste mantengono un ruolo chiave da protagoniste ma faticano a strutturare strategie integrate e più ampie», ha detto Tommaso Bortolomiol, Ceo di Quintegia, «si dovrà lavorare in questa direzione affinché il cambiamento economico, storico, sociale e ambientale sia un punto di forza e un trampolino di lancio».

Infatti, il rispetto dell’ambiente é un vero trampolino di lancio verso il resto del mondo, soprattutto per le imprese italiane. Una di queste é Radici Group, un’azienda della provincia di Bergamo che si occupa di produrre polimeri e fibre tessili sintetiche che rispettino l’ambiente e le specifiche del mondo automotive. Nello specifico, i polimeri ad alte prestazioni (tecnopolimeri) sono alternative più sostenibili ed efficienti delle leghe metalliche.

Componenti delle vetture, pneumatici e concessionarie: la rivoluzione green tocca ogni fase della produzione. Anche in Audi, dato che la casa automobilistica tedesca ha lanciato un parabrezza composto per il 30% in vetro riciclato. Oppure Jaguar Land Rover, che ha ribadito il suo impegno verso un’industria migliore con l’obiettivo di ridurre del 46% le emissioni di gas serra entro il 2030. Ed ancora Nissan, che punta alla promozione di una mobilità sostenibile scegliendo materiali come la lega di alluminio per portiere, cofano e parafanghi anteriori. Tutto nel nome di una migliore industria.

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