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Le Giornate della Luce: al via sabato 3 giugno la IX edizione del festival

Tornano le Giornate della Luce per raccontare l’Italia e il cinema italiano secondo l’ottica sapiente degli autori della fotografia. La nona edizione della manifestazione ideata da Gloria De Antoni, che la dirige con Donato Guerra, è in programma da sabato 3 a domenica 11 giugno. Sede principale sarà come sempre Spilimbergo, ma incontri e proiezioni si svolgeranno anche a Pordenone, Udine, Gorizia, Casarsa della Delizia, Codroipo, Gemona, Sequals e a Isola in Slovenia. Una serie di appuntamenti pensati per il pubblico e gli addetti ai lavori che vedranno avvicendarsi i protagonisti del nostro cinema.
Le Giornate della Luce 2023, organizzate dall’Associazione culturale “Il Circolo” di Spilimbergo – che negli anni hanno avuto il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del MiC, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli e Friulovest Banca – anche quest’anno vedranno l’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo – Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione.
I tre autori della fotografia finalisti che si contenderanno Il Quarzo di Spilimbergo Light Award 2023 sono Matteo Cocco per Brado di Kim Rossi Stuart, Michele D’Attanasio per Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa e Ruben Impens per Le otto montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.
La giuria, presieduta da Marco Risi, unisce sguardi e professionalità diverse ed è composta dalla direttrice e autrice della fotografia –vincitrice del Quarzo di Spilimbergo Light Award 2022 – Daria D’Antonio, dalla regista Michela Occhipinti, dal critico, saggista, e giornalista Giorgio Gosetti, dal giornalista, critico cinematografico e autore televisivo Oreste De Fornari e dal presidente di Cinemazero di Pordenone Marco Fortunato.
Inoltre, sarà consegnato il Quarzo d’oro alla Carriera a Daniele Nannuzzi (sabato 10 giugno alle 21 al Cinema Miotto). Il riconoscimento va a celebrare un percorso unico che attraversa quasi sessant’anni di storia del cinema italiano e internazionale, vissuto sempre sul campo – il set come unica scuola – interpretando con personalità e stile riconoscibile le trasformazioni del linguaggio e delle tecniche della Settima Arte.
Molti gli ospiti – oltre agli autori della fotografia dei film, che introdurranno al pubblico le loro opere – che arriveranno a Spilimbergo per 9 intense giornate di Festival: Michele Placido, Edwige Fenech, Gianni Amelio, Carlotta Natoli, Renzo Musumeci Greco, Daniele Vicari, Walter Veltroni e Riccardo Rossi nelle vesti di presidente della giuria degli studenti.
Inaugurazione ufficiale de Le Giornate della Luce 2023 sabato 3 giugno alle 18 al Cinema castello e a seguire ci si sposterà a Palazzo Tadeaper l’apertura della mostra Prove di libertà, del fotografo dei divi del cinema mondiale Riccardo Ghilardi, che racconta per immagini il lockdown nel cinema italiano. L’allestimento è a cura del direttore del CRAF Alvise Rampini che, con Ghilardi lunedì 5 giugno alle 20.30 presenterà la mostra per la manifestazione Passiparole dell’Ecomuseo LisAganis con l’accompagnamento musicale curato dall’Associazione Gottardo Tomat. Riccardo Ghilardi sarà inoltre protagonista, giovedì 8 giugno, di “Invisibile presenza”, una lectio magistralis, aperta al pubblico sulle foto di scena.
In serata il film di apertura L’ombra di Caravaggiouno storico avventuroso all’altezza dei migliori precedenti europei e americani, seguito da una conversazione col regista Michele Placido.
Un’altra grande ospite sarà Edwige Fenech, attesa martedì 6 giugno per la proiezione del film La quattordicesima domenica del tempo ordinario, di Pupi Avati, che sarà in collegamento.
Giovedì 8 giugno al Kinemax di Gorizia, in collaborazione conla 42a edizione del Premio Sergio Amidei, l’incontro con Walter Veltroni, che prenderà il via dal suo romanzo Buonvino tra amore e morte e a seguire la proiezione del suo film Quando.
E sempre giovedì 8 giugno, a Spilimbergo, la Masterclass di Silvia Zeitlinger e Peter Zeitlinger con in collegamento il grande regista Werner Herzog.
Il festival è da sempre occasione preziosa di conoscenza e approfondimento per gli studenti delle scuole di cinema italiane e straniere, presenti alle Giornate fin dalla prima edizione. A loro specialmente sono rivolti gli incontri con registi e direttori della fotografia: in particolare la conversazione venerdì 9 giugno con Daniele Vicari che precede la proiezione del suo Orlando.
Uno dei focus speciali in questa nona edizione delle Giornate della Luce,è dedicato a Cinema e disagio mentale. Qual è lo sguardo del cinema sulla salute mentale? Può essere considerato uno strumento per aiutarci a guardare in modo più sincero la sofferenza? Sabato 10 giugno ne parleranno nell’incontro “Il cinema e la letteratura contro lo stigma della malattia mentale” Gabriella Gallozzi con Tino Franco, Tiziana Lorini e, in collegamento, Filippo Genovese. A seguire la proiezione “Percepire l’invisibile” (2022), il docu-film prodotto e diretto da Tino Franco.
La sempre più crescente minaccia di una crisi ambientale (ormai già in atto) senza soluzione, ha portato il cinema a occuparsi sempre più di ambiente e sostenibilità; venerdì 9 giugno a Pordenone il film collettivo “Interaction”: dodici registi di fama internazionale indagano su temi che spaziano dalla diffusione della vita animale alla conservazione dell’ecosistema, passando per la deforestazione e la preservazione della vita marina, cogliendo la bellezza senza pari della natura e la sua inesauribile forza, capace di generare flora e fauna con una biodiversità sconcertante. Ospite, in collegamento, la regista Isabella Rossellini.
Evento imperdibile sabato 10 giugno, con il maestro Renzo Musumeci Greco (in collaborazione con Comitato regionale Federazione Italiana Scherma del Friuli Venezia Giulia). Il noto Maestro d’Armi – figlio di Enzo Musumeci Greco (1911-1994) che inventò questa professione in Italia negli anni ’30 – ha organizzato una mattinata di scherma agonistica in piazza a Spilimbergo con spettacolari assalti di Campioni di Fioretto, Spada e Sciabola. Mentre nel pomeriggio, al Miotto, terrà una Lectio magistralis di scherma scenica.
Chiusura domenica 11 giugno con Il signore delle formiche di Gianni Amelio. E in giornata anche una masterclass del regista e del direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj.
E da domenica 4 giugno allo Spazio Linzi, anche la mostra Paesaggi del cinema italiano, a cura di Antonio Maraldi. Da tempo il Centro Cinema Città di Cesena ha prestato attenzione al binomio cinema e paesaggio. La mostra “Paesaggi del cinema italiano” si situa su quella scia, offrendo scorci urbani e paesaggistici, utilizzati come scenari dal cinema italiano nel corso di decenni, sia per capolavori che per film minori. Un viaggio lungo la penisola, tra località celebri e posti meno conosciuti, grazie alle foto provenienti dalle raccolte del Centro Cinema, diverse delle quali presentate per la prima volta. Fino al 25 giugno, aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

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