Iniziato sabato 22 aprile a Roma il Festival dell’Oriente, per l’intero weekend, ma che si svolgerà anche il 25, 29, 30 e il 1° maggio presso la Fiera Roma. Quest’anno la rassegna, che ha avuto molto successo nelle precedenti edizioni, propone oltre 70 spettacoli tradizionali, con artisti provenienti dal Giappone, India, Vietnam, Filippine, Corea del Sud, Tibet, Thailandia, Mongolia, Cina, Sri Lanka, Indonesia, Cambogia e molti altri paesi, consentendo al pubblico romano di assaporare tutte le sfumature folkloristiche e culturali dell’Oriente. Tantissimi stand, suddivisi in più padiglioni, ricchi di prodotti per il benessere, gastronomici e bazar. Il contesto espositivo e commerciale offre anche numerose aree tematiche con performance, incontri e seminari. E’ possibile sperimentare gratuitamente anche diverse terapie olistiche tradizionali, tra cui i massaggi, la meditazione e l’integrazione posturale.
Evento nell’evento il Japan Festival: un format interamente dedicato al paese del Sol Levante con mostre, spettacoli, corsi e innumerevoli attività dedicate al Giappone con il folklore, la cultura, la gastronomia e la magia di un paese particolarmente affascinate.
Molta curiosità per il Bazar d’Oriente, con migliaia di produzioni artigianali tipiche.
La danza è sicuramente una delle attrazioni principali del festival, da quella dei leoni, che eseguono la loro difficile coreografia sospesi sui pali a quasi due metri di altezza, alla quella della Mongolia, col gruppo Khukh Mongol che propone un vasto repertorio di folklore locale arricchito da strumenti tipici e l’abito di broccato. Dal Pakistan la bhangra, danza ballata dagli agricoltori per festeggiare l’arrivo della primavera, con vestiti sgargianti e coreografiche energiche e colorate. E infine la Corea, con balli tipici che simboleggiano i fiori, la femminilità, la bellezza, eseguiti con i meravigliosi abiti tradizionali e con il supporto di elementi coreografici quali i ventagli o il tamburello Sogo.
Foto:
– Gabriela de Oliveira
– Redazione