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Magic Mike – The last dance: l’ultimo ballo di Channing

Dopo il Magic Mike XXL che vide al timone di regia il Gregory Jacobs produttore tre anni prima del Magic Mike diretto da Steven Soderbergh, quest’ultimo torna dietro la macchina da presa per dedicarsi a Magic Mike – The last dance, terzo capitolo delle vicende a quanto pare ispirate alle esperienze autobiografiche vissute in giovane età dal protagonista Channing Tatum.
Poster del filmIl Channing Tatum che, con Jacobs ancora alla produzione, torna quindi a vestire i panni (pochi) dello stripper Mike Lane, riciclatosi in qualità di bartender nei locali della Florida in seguito ad un affare fallito a causa della pandemia dovuta al Covid-19. Fino al giorno in cui incontra la ricca e altolocata Maxandra Mendoza, la quale lo attira con un’offerta irrifiutabile convincendolo a fare ritorno sul palco insieme ad un nuovo gruppo di ballerini da rimettere in carreggiata.
La Maxandra Mendoza che, quasi subito impegnata a cimentarsi inmsieme a Mike in una performance altamente erotica destinata a rappresentare, probabilmente, la sequenza più riuscita dell’operazione, manifesta i connotati di una Salma Hayek Pinault degna di una vittoria ai Razzie Awards.
Del resto, man mano che lascia tranquillamente emergere dal proprio personaggio, con evidente svogliatezza, un piuttosto discutibile messaggio mirato a ribadire che nel XXI secolo il sesso femminile può ottenere ciò che vuole (soprattutto se in possesso di molto denaro), la troviamo al centro di oltre un’ora e cinquanta di visione destinata a concretizzarsi nel peggior tassello di una tutt’altro che esaltante trilogia.
Infatti, se il mediocre secondo episodio aveva almeno il “pregio” – a differenza del capostipite – di non prendersi troppo sul serio nel costruirsi su uno script che era un mero un pretesto per riportare in scena bicipiti e glutei maschili svestiti in aria di exploitation filo-gay da trasformare in oggetti del desiderio da schermo per il pubblico femminile, qui ci si annoia soltanto.

Salma Hayek Pinault in una scena del film

E ci si annoia perfino nell’assistere alle varie prove riguardanti i caldi numeri di danza, risucchiati dal piatto tenore generale di taglio televisivo, tipico di molte opere soderberghiane, nella sola attesa che si approdi allo show conclusivo.
Con un momento bagnato nel mucchio e la figura della giovane figlia di Maxandra che finisce per rivelarsi forse la più interessante del film, poi, l’apice del ridicolo lo si tocca quando, nel tentativo di conferire un certo spessore a Magic Mike – The last dance, viene osservato che il ballo, come il cuore umano, è una bussola orientata verso la libertà. Nelle sale cinematografiche italiane dal 9 Febbraio 2023.

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