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“Gli spiriti dell’isola”, l’isola delle Banshees di Martin McDonagh

Colin Farrel

Gli spiriti dell’isola o come recita il titolo originale The Banshees of Inisherin nasce dalla penna e poi la direzione di Martin McDonagh, che mentre scriviamo queste righe continua a mietere premi e recensioni positive, non ultimo il recente Golden Globe vinto con il suo film e per uno dei suoi protagonisti, già premiato anche a Venezia, Colin Farrell.  E in futuro qualche Oscar per questa pellicola davvero particolare possiamo già prevederlo.
Su una remota isola al largo della costa orientale dell’Irlanda, gli amici di una vita Pádraic  (Colin Farrell) e Colm (Brendan Gleeson), sono in un momento di stallo del loro rapporto, quando Colm mette inaspettatamente fine alla loro amicizia. Pádraic, scioccato da questa decisione, non si rassegna e tenta di ricucire il rapporto, aiutato dalla sorella Siobhán (Kerry  Condon) e da un giovane e problematico abitante dell’isola, Dominic (Barry Keoghan). Purtroppo, i ripetuti sforzi di Pádraic non fanno altro che rafforzare la determinazione dell’ex amico e quando Colm lancia un ultimatum disperato, gli eventi precipitano rapidamente con conseguenze scioccanti. Queste le brevi note della sinossi per introdurre una storia fatta di alti e bassi, situazioni divertenti e drammatiche. Martin McDonagh ritrova alla perfezione la sua antica coppia e con la sua forza di autore teatrale riesce senza troppi sforzi ad adattarla al grande schermo.
Evitiamo volutamente di raccontarvi alcune sorprese o i citati eventi scioccanti nella pellicola, anzi per usare le parole dello stesso regista che in questa storia scandaglia i rapporti umani legati all’amicizia e al senso di vivere, spera che lo spettatore possa trovare la sua lettura, ci viene quasi da consigliare di visionare la pellicola senza amici, parenti o dolci metà, per cercare di comprendere a fondo dove il regista stesso voglia portarci.

Da sinistra, Colin Farrell e Brendan Gleeson in una scena del film

Un consiglio: dubitate di chi guardando prima di voi la pellicola cercherà di dissuadervi, al tempo stesso non fidatevi troppo dei premi o delle altisonanti frasi scritte sul manifesto che riporta le critiche entusiastiche. L’isola degli spiriti come la Banshee che troverete nella pellicola evoca altro e il regista vuole, grazie anche all’aiuto di due interpreti magistrali, portarvi dentro questo location incastonata in luogo meraviglioso che nasconde il senso della vita, come ci racconta lui stesso: «Vi identificherete con alcuni personaggi e sarete in disaccordo con altri», e aggiunge: «È molto  divertente,  ma  aleggia  anche  una tristezza  che  volevo  assolutamente  cogliere. I registi di solito cercano di non far andare via il pubblico triste. Ma fa tutto parte degli eventi. Una triste verità su questa storia, sull’Irlanda e forse sulla vita».
Siamo sicuri che molti spettatori usciranno tristi e forse insoddisfatti dalla visione di questo film, ma siamo altrettanto sicuri che più tardi ripensando alla storia comprenderanno il senso, e perché il cinema viene giustamente definito settima arte.
Il film uscirà nelle sale italiane dal 2 febbraio.

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