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I migliori giorni: Bruno e Leo… conciati per le feste

I migliori giorni

È una tutt’altro che tranquilla cena alla vigilia di Natale ad aprire I migliori giorni, in arrivo nei cinema il 1° Gennaio 2023.
Una cena in cui, invitato anche il segretario del suo partito, dal volto di Pietro De Silva, la deputata Anna Foglietta spera che riescano a tenersi a freno i due fratelli eterni rivali Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, il primo convinto sostenitore del vaccino contro il Covid-19, il secondo irremovibile No Vax.
Del resto, con un travolgente dialogo serrato e la evidente influenza proveniente dal suo dichiarato Maestro Ettore Scola, considerato anche il taglio teatrale testimoniato dal quasi unico interno d’ambientazione, è proprio Leo a curare la regia di questo primo tassello facente parte di oltre due ore di visione divise in quattro episodi.
Quattro episodi di cui lo stesso Leo firma anche il terzo, con un San Valentino in cui Luca Argentero tradisce la propria dolce metà Valentina Lodovini tra le braccia di Maria Chiara Centorami, a sua volta sentimentalmente legata ad una Greta Scarano verso la quale nutre un certo interesse proprio la donna dell’uomo.
Senza alcun dubbio, il momento maggiormente fiacco di un insieme che lasciava sperare in un moderno derivato dell’intramontabile classico risiano I mostri – non a caso co-sceneggiato da Scola – grazie al riuscito mix di amarezza e comicità alla base sia del citato segmento d’apertura che di quello successivo. Un segmento diretto da Bruno e con un Paolo Calabresi ex autista economicamente ridotto male, pronto a vendicarsi del ricco imprenditore che lo licenziò: un Max Tortora degno dei più squallidamente divertenti personaggi regalatici da Christian De Sica e impegnato a rifarsi un’immagine trascorrendo il Capodanno presso la mensa dei poveri affiancato da moglie e figlia.

Anna Foglietta con Edoardo Leo in una scena del film

Un’occasione sprecata, dunque, I giorni migliori, che, dapprima mirato alla risata per poi virare maldestramente verso lidi drammatici nel proporre un campionario di buone performance recitative poste al servizio di un poker di festività, non lascia intendere dove voglia andare a parare.
Non riuscendo a risollevarsi neppure nell’8 Marzo conclusivo raccontato sempre da Bruno, che pone Stefano Fresi, Tiberio Timperi e Ludovica Martino accanto ad una Claudia Gerini conduttrice televisiva presa addirittura a tirare verbalmente in ballo Monica Vitti nello snocciolare un banalissimo discorso anti-maschilista durante la sua trasmissione.

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