In esclusiva su Prime Video a partire dal 25 Novembre 2022, Falla girare è la seconda fatica dietro la macchina da presa per l’attore napoletano Giampaolo Morelli, a due anni dalla commedia romantica 7 ore per farti innamorare.
Un’impresa alla cui attuazione si getta mettendo in piedi una sgangherata banda costituita dal fratello ritardato, da un giornalista impegnato e da uno spacciatore di droga, ovvero Giovanni Esposito, Ciro Priello e Fabio Balsamo.
Banda in cui s’infiltra presto una poliziotta sospesa dal servizio incarnata da Laura Adriani; man mano che fa la sua entrata in scena anche un esilarante Michele Placido nel ruolo del padre poco di buono del protagonista.
Tutti personaggi al servizio di oltre un’ora e quaranta di movimentata visione spaziante dall’heist movie al filone gangsteristico, con tanto di sparatoria condita di ralenti.
Oltre un’ora e quaranta di visione che, tra evidenti frecciatine agli idoli dei social network (si parla anche di foto con bocca a culo di gallo) e ai filtri usati nelle immagini postate in essi (è vero che saremmo tutti terribilmente deludenti se ci mostrassimo al naturale?), non manca davvero di occasioni per ridere e situazioni divertenti. Da quella che si svolge addirittura nella stanza del Papa alla gag con traduttore simultaneo; mentre il cast ottimamente scelto offre il proprio fondamentale contributo, tra un Esposito caricaturale e un Morelli che sfoggia una forte autoironia nel delineare una figura di bello ma, al contempo, sufficientemente imbranato.
Con una ricca colonna sonora comprendente hit quali Blue (Da ba dee) degli Eiffel 65 e Take on me degli a-ah, oltre a temi originali di Francesco Cerasi e Roberto Vallicelli che richiamano chiaramente alla memoria quelli presenti nel cinecomic Kick-Ass.
Del resto, con un plot che sembra in un certo senso mescolare i soggetti di Una vita al massimo di Tony Scott e Strafumati di David Gordon Green, Falla girare guarda dichiaratamente al cinema d’azione a stelle e strisce; sfoderando perfino un probabile omaggio al tarantiniano C’era una volta a… Hollywood quando viene tirato in ballo un lanciafiamme.
Morelli, dunque, dopo la prima riuscita prova registica sopra menzionata, si riconferma autore tecnicamente dotato e appassionato… anche se il messaggio mirato a suggerire l’uso di marijuana quale sinonimo di libertà e felicità appare decisamente pericoloso e tutt’altro che condivisibile.
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