Il piacere è tutto mio è un film diretto da Sophie Hyde con protagonisti Emma Thompson e Daryl McCormack rispettivamente nei panni di una vedova in pensione mentre il ragazzo è un giovane che nella vita fa l’accompagnatore – escort. I due si incontrano più volte nel corso
Il piacere è tutto mio si configura come se fosse un dramma teatrale dove i veri protagonisti sono principalmente due: le parole che scorrono in modo fluido e dinamico per l’intero corso della narrazione e i corpi umani che vengono prima nascosti e poi esibiti in tutta la loro verità.
Nancy è una donna in pensione, ex insegnante di religione, vedova e madre di due figli che per troppo tempo ha trascurato sé stessa e i suoi bisogni e desideri femminili, la sua infatti è una condizione psicologica fragile dal punto di vista intimo e fisico. Si vergogna del suo corpo che considera vecchio e spento, non ha mai conosciuto la vera passione ed ora si trova in una condizione di forte disagio e di grande insicurezza fisica e psicologica.
Leo Grande, il giovane escort, rappresenta così un’opportunità per Nancy di scoprire sé stessa e di ottenere una volta per tutte la consapevolezza del proprio corpo e della propria fisicità. Leo è un giovane uomo che ha dei traumi e dei trascorsi personali difficili e grazie agli incontri con Nancy tutto ciò verrà a galla e il ragazzo si ritroverà ad affrontare i suoi shock e a prendere in mano la sua vita.
I punti forti della pellicola sono la scenografia e la struttura compositiva in quattro capitoli divisi come se fossero degli atti drammaturgici teatrali dove a fare da sfondo alla vicenda c’è un’unica stanza d’albergo che diventa così il rifugio segreto e intimo degli incontri tra Leo e Nancy.
Sicuramente altro fattore di forza è rappresentato dal potere della parola e da una sceneggiatura ben curata e sempre precisa dove al centro di tutto c’è un’attrice come Emma Thompson candidata cinque volte ai Premi Oscar che con la sua fisicità e la sua grande espressività è in grado di reggere da sola l’intero film. La storia sdogana molti tabù che esistono da sempre intorno alla figura del gigolò-amante, dei servizi che offre e della vita che conduce all’interno della sua professione e al di fuori di tutto ciò e per questo motivo risulta molto interessante agli occhi dello spettatore.
Il piacere è tutto mio è un film adatto a tutti coloro che amano le trasposizioni teatrali all’interno di una cornice cinematografica e da chi è incuriosito da una storia intima sia sul piano fisico che su quello psicologico. Sicuramente il target è formato da persone adulte.
La pellicola di Sophie Hyde distribuita da BIM Distribuzione uscirà il 10 novembre.
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