Rapiniamo il Duce è il nuovo film di Renato De Maria presentato in anteprima alla diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma e disponibile su Netflix a partire dal 26 ottobre. Nel cast del film sono presenti Matilda De Angelis; Pietro Castellitto; Maccio Capatonda; Tommaso Ragno e Isabella Ferrari.
Il protagonista è un giovane ladro che si chiama Pietro detto Isola perché ama lavorare da solo e non in gruppo, (Castellitto) che ha intenzione di rapinare un grande tesoro nascosto dal Duce nella città milanese e vuole farlo con l’aiuto di Ivonne. L’aiutante interpretata da Matilda De Angelis è una giovane cantante che si esibisce ogni sera al Cabiria, un locale fascista dove incontrerà il generale Borsalino, uno dei più importanti vertici del Fascismo e si innamora a prima vista di Ivonne.
La ragazza userà Borsalino per estorcere informazioni e tra i due nascerà un rapporto particolare dove la paura e il pericolo saranno sempre presenti nel cuore della ragazza.
Rapiniamo il Duce è un film corale di genere drammatico e thriller dove a fare da sfondo alla narrazione c’è un’ironia e un’atmosfera leggera che rendono la pellicola fresca e allegra. Punto caratteristico del film sono i personaggi che sembrano essere più delle caricature, che degli uomini veri e propri. Il dinamismo caratteriale non è sicuramente il tratto caratteristico della banda di ladri che si muovono come marionette all’interno di un ritmo narrativo veloce e innovativo. Questo è forse l’aggettivo che più di tutti riesce a descrivere meglio il lungometraggio di De Maria: innovazione e originalità sia tecnica che narrativa sono sicuramente i tratti principali del film.
A livello stilistico per la prima volta in Italia compare infatti una tecnica nuova, data dall’interruzione della scena originale dove al posto dei personaggi e dell’ambientazione canonica compare la stessa scena ma questa volta composta in stile fumettistico.
Un po’ a metà tra film italiani innovativi usciti di recente come Freaks Out e Diabolik, Rapiniamo il Duce risente della stessa composizione visiva e dello stesso ritmo narrativo veloce e potente. Il montaggio nella pellicola è infatti segmentato e rapido, motivo per il quale il suo target è indicato a giovani spettatori abituati ai ritmi della contemporaneità filmica. Molto dettagliato è anche l’aspetto storico con un’ambientazione fascista sempre puntuale e mai fuori contesto: la scenografia di Giada Calabria spicca fortemente e in secondo luogo sono anche i vestiti a primeggiare. Bellissimi i lunghi vestiti eleganti indossati da Matilda De Angelis e da Isabella Ferrari, le due donne del gruppo dalla personalità opposta ma sicuramente molto forte.
Personaggio fuori dal coro è invece quello interpretato da Maccio Capatonda, perché rappresenta l’elemento comico del gruppo e alleggerisce l’atmosfera anche quando il gioco si fa sempre più duro.
Infine da menzionare sono sicuramente la colonna sonora e le musiche utilizzate, caratterizzate da uno stile pop vivace e avvincente.
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