Sapevi che ci sono differenze tra le modalità con cui guidiamo le nostre auto? Non ci riferiamo allo “stile di guida”, quanto piuttosto alle indicazioni dei conducenti che, in gergo assicurativo, sono note come “formule di guida”.
Queste riguardano una serie di norme e consuetudini che riguardano il codice della strada e, in particolar modo, tutto ciò che costituisce la limitazione per neopatentati alla guida. In pratica il tipo di guida, anzi, la formula, si distingue in libera, esperta ed esclusiva per identificare l’età, la propensione al rischio e l’esperienza dell’automobilista. Vediamo quali sono le differenze.
Cosa sono le formule di guida?
La formula di guida, quindi, serve a identificare i conducenti di un veicolo, soprattutto nel gergo assicurativo. Difatti le compagnie sono solite chiedere ai propri clienti chi sono i soggetti che guideranno il veicolo da assicurare, oltre a una serie di informazioni come età e anno di conseguimento della patente.
In genere guida esperta e guida esclusiva sono le formule che fanno risparmiare più denaro sui costi assicurativi, semplicemente perché sono associate a un minor rischio di commettere incidenti. La guida esperta, in particolare, è riferita ai conducenti che hanno conseguito da molti anni la patente e che non hanno commesso incidenti.
Per questo tipo di valutazione le compagnie potrebbero fare riferimento anche ai punti sulla patente perché, dopotutto, un automobilista ligio al dovere, è meno “rischioso” di uno che commette un gran numero di infrazioni o che viene frequentemente coinvolto in incidenti.
Guida libera o esclusiva?
La guida esclusiva, a tale proposito, si caratterizza da un rischio di sinistro più basso perché la compagnia ha la certezza che il veicolo sia condotto da una sola persona. Nel caso di una coppia che condivide l’auto o di un nucleo familiare più numeroso, tuttavia, tale formula non può essere applicata, soprattutto se ci sono più patentati.
In questo caso è bene sapere che optando per la formula esclusiva, in caso di sinistro compiuto da altro soggetto, si rischia il mancato risarcimento, anche nel caso in cui non vi sia colpa alcuna.
La guida libera, infine, è quella adottata per auto guidate da più persone e, tra queste, vi sono diversi “livelli” di esperienza al volante. Può essere, ad esempio, il caso di una famiglia con genitori esperti e figli appena patentati che, come saprai, sono vincolati da alcune limitazioni come il raddoppio dei punti decurtati in caso di infrazioni.
Guidare civilmente conviene sempre
Alla luce di quanto descritto fin qui appare ovvio che guidare civilmente, nel rispetto dei limiti di velocità e delle regole stradali, costituisca sempre un fattore di vantaggio. Innanzitutto una guida esperta ci permette di pagare premi RC auto meno onerosi e, in secondo luogo, ci tiene al riparo da multe, decurtazioni di punti e rischi in strada.
Le strade urbane ed extra-urbane, nella stragrande maggioranza dei casi, sono progettate per preservare la sicurezza delle persone alla guida. La presenza di limiti di velocità, infatti, non è casuale ma valutata in base all’affluenza di traffico, agli spazi di frenata e ai pericoli circostanti. In conclusione, guidare civilmente, al netto del risparmio di carburante, è sempre conveniente.