Franco Zeffirelli, Conformista Ribelle”, documentario diretto e scritto da Anselma Dell’Olio, selezionato in concorso nella sezione Venezia Classici alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sarà proiettato in anteprima a Piazza Santo Spirito a Firenze nel corso di una serata evento aperta al pubblico che si terrà venerdì 16 settembre alle ore 20.30 e organizzata dall’Associazione culturale Bang! in collaborazione con La Casa Rosa e RS Productions, evento fatto proprio dall’amministrazione comunale. Saranno presenti la regista Anselma Dell’Olio, la produttrice Francesca Verdini, il coproduttore Pietro Peligra, la Direttrice del Museo Fondazione Zeffirelli Caterina D’Amico e il Sindaco di Firenze Dario Nardella.
Prodotto da Francesca Verdini e coprodotto da Pietro Peligra, Franco Zeffirelli, Conformista Ribelle, è una produzione La Casa Rossa e RS Productions in collaborazione con Rai Cinema e con il patrocinio della Fondazione Franco Zeffirelli.
Franco Zeffirelli, Conformista Ribelle vi avvale della partecipazione di Giancarlo Antognoni, Adriana Asti, Urbano Barberini, Roberto Bolle, Fabio Canessa, Valerio Cappelli, Marina Cicogna, Sinéad Cusack, Caterina D’Amico, Tommaso D’Amico, Placido Domingo, Titti Foti, Raimonda Gaetani, Marco Gandini, Massimo Ghini, Giancarlo Giannini, Vittorio Grigolo, Jeremy Irons, Maurizio Millenotti, Andrea Minuz, Dario Nardella, Daniel Oren, Francesco Papa, Gianni Quaranta, Riccardo Tozzi, Luca Verdone, Alessio Vlad, Pippo Zeffirelli.
«E’ la prima volta che un’opera cinematografica indaga sulle molte, variegate e anche opposte sfaccettature professionali, culturali e caratteriali di Franco Zeffirelli», commenta la regista Anselma Dell’Olio. «Mi interessavano le differenze poco note tra il vasto, singolare incanto che suscitava il suo nome nelle grandi capitali culturali mondiali e il baffo moscio con il quale era trattato in Italia. Con la sola eccezione delle sue opere liriche, per le quali nel suo paese ha avuto una minima parte degli onori, del rispetto, della gloria e della venerazione che lo circondavano all’estero. Ma ancor di più mi interessava la vita interiore di un omosessuale cattolico convinto, discreto ma mai coperto in un’epoca assai meno liberale del presente».