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“X – A sexy horror story”: non aprite quella porca

In arrivo nelle sale cinematografiche italiane il 14 Luglio 2022, X – A sexy horror story viene pubblicizzato come “Il nuovo horror slasher che vi farà godere da morire”.
Del resto, ne è protagonista una troupe di giovani filmmaker in cerca di successo decisi a girare una pellicola per adulti nelle zone rurali del Texas del 1979, dove un’anziana coppia li ospita in una fattoria isolata, senza essere a conoscenza, però, della natura del set. Natura che, una volta scoperta, scatena la follia dei due, in particolar modo della donna, sotto il cui trucco si nasconde la stessa Mia Goth che interpreta anche una delle ragazze della combriccola di cineasti.
E, se Ti West – autore dello zombie movie The roost – La tana e di Cabin fever 2 – Il contagio – dietro la macchina da presa mira chiaramente, da un lato, ad omaggiare il super classico Non aprite quella porta di Tobe Hooper, tanto da replicarne perfino diverse inquadrature, dall’altro della filmografia dello stesso compianto master of horror sembra voler richiamare alla memoria Quel motel vicino alla palude, complice la presenza di un pericoloso alligatore.
Rettile che sfrutta, oltretutto, nel generare tensione durante la lunga prima parte di lenta attesa dell’operazione, immersa in maniera più che efficace in un’atmosfera fortemente anni Settanta resa grazie al fondamentale contributo dell’ottima fotografia a cura di Eliot Rockett.
Lenta attesa destinata a trascinare progressivamente in un tutt’altro che rassicurante clima lo spettatore; prima che il tutto sfoci nella consueta mattanza inscenata ricorrendo alla giusta dose di violenza grafica.
Mattanza che, a cominciare dal visivamente accattivante sanguinoso omicidio corredato di fari accessi di autoveicolo ricoperti di liquido rosso, vale da sola il prezzo del biglietto (almeno per l’appassionato di horror da grande schermo); man mano che le efferatezze sfoggiate spaziano da occhi perforati a teste schiacciate.
Ma, mentre, inclusa nella ricca colonna sonora insieme alla storica In the summertime dei Mungo Jerry, la (Don’t fear) the reaper dei Blue Öyster Cult appare in qualità di probabile citazione rivolta ad Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter, X – A sexy horror story non manca di ricorrere quando necessario ad una non banale venatura d’ironia.
Ingrediente che contribuisce a rendere la oltre ora e quaranta di nostalgica visione uno dei migliori lavori (se non il migliore) realizzati da West, a suo modo allegoria morale (ma non moralista) in fotogrammi sugli effetti della lussuria in una società più o meno ipocrita e bigotta.

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