Si è tenuta alla Casa Del Cinema, la conferenza stampa di presentazione del nuovo film documentario Il Viaggio Degli Eroi, prodotto da One More Pictures con Rai Cinema e Rai Com. Distribuito da Altre Storie, sarà un evento speciale al Cinema il 20,21 e 22 giugno in oltre 100 sale cinematografiche.
Diretto da Manlio Castagna e narrato dall’attore Marco Giallini, Il Viaggio Degli Eroi è il racconto dell’emozionante trionfo azzurro ai Mondiali di Spagna del 1982.
Alla presentazione sono intervenuti i Campioni del Mondo Giancarlo Antognoni, Antonio Cabrini, Franco Causio, Bruno Conti, Fulvio Collovati, Giuseppe Dossena, Franco Selvaggi; Federica Cappelletti, moglie dell’indimenticabile Paolo Rossi, l’attore Marco Giallini, il regista Manlio Castagna, i produttori Manuela Cacciamani, Founder di One More Pictures e Presidente dell’Unione Editori e Creators Digitali di Anica e Paolo Del Brocco Amministratore Delegato di Rai Cinema. L’incontro è stato moderato dal giornalista televisivo Marco Franzelli.
«La vittoria inattesa e incredibile degli Azzurri in Spagna – dice Manlio Castagna – fu non solo una grande impresa sportiva, ma soprattutto un grande momento di partecipazione e di condivisione nazionale che segnò simbolicamente la rinascita del Paese dopo anni difficili. E’ una storia di valori e di passioni, di impegno e di speranza che va raccontata, soprattutto oggi, in un momento storico difficile, segnato dalla pandemia e dalla guerra. Eppure, come nell’82, l’Italia ha trionfato agli Europei ed alle Olimpiadi: queste vittorie raccontano la forza di un Paese che non si arrende alle difficoltà».
Anche per Giuseppe Dossena la testimonianza di quell’evento è molto vivida: «Quarant’anni fa, nel 1982, ho potuto alzare la coppa del mondo. Per un bambino nato a San Siro, che non desiderava altro che arrivare a giocare lì dentro, è stato il traguardo più alto. L’ho fatto sacrificando la mia gioventù, la mia infanzia e nel periodo della mia maturità gli affetti, le amicizie e la famiglia. Ma, nonostante tutto, è stata una gioia indescrivibile. Sono stati d’animo molto intimi e difficili da spiegare. Voglio ringraziare tutti i miei compagni di viaggio per la passione e l’amicizia che non mi hanno mai fatto mancare».
Fulvio Collovati ha ricordato che «nonostante siano passati quarant’anni, c’è un valore che è rimasto immutato nel tempo. Sono consapevole del fatto che alzare una coppa del mondo non sia da tutti, ma poter contare sull’amicizia profonda dei miei compagni di squadra mi rende ancora più felice».
Giancarlo Antognoni ha dichiarato come l’esperienza vissuta grazie ai mondiali del 1982 gli ha donato una piena consapevolezza di se stesso, «la capacità di non mollare mai e una notorietà sorprendente, tanto da essere riconosciuto in tutto il mondo. Sono passati tanti anni eppure lo constatiamo ancora oggi».
Bruno Conti ha ricordato che «il mondiale ha significato tanto divertimento e tante emozioni, ma soprattutto mi ha permesso di incontrare moltissimi campioni, come Paolo Rossi. Dopo le ingiustizie subite, ritrovare il nostro Bomber è stata la gioia più grande per tutta la squadra».
Per Franco Causio diventare campione del mondo è il sogno della maggior parte dei ragazzi appassionati di calcio. «Quando mi chiedono un ricordo dei mondiali del 1982, mi emoziono come se stessi vivendo, ancora oggi, quel meraviglioso giorno».
Franco Selvaggi ha sottolinea che «vincere il mondiale dell’82 mi ha permesso di vivere un sogno che non osavo neanche immaginare. E’ stata un’esperienza da estasi pura!»
“Campioni del Mondo!”: questa frase scandita tre volte dall’indimenticabile voce di Nando Martellini fa vibrare ancora i cuori, non solo di chi ha passione per il calcio, ma di tutti gli italiani. Un successo inatteso, giunto dopo un avvio difficile, di sconfitte, di polemiche e silenzio stampa. Poi l’incredibile metamorfosi della Nazionale italiana contro Argentina e Brasile e la cavalcata fino a sollevare la Coppa del Mondo. Un esempio di caparbietà, di orgoglio e di dignità. Una vittoria che tutti ritenevano impossibile, tranne quei “ragazzi dell’82”. Una favola di riconoscenza e di riscatto, che vede fra i protagonisti Enzo Bearzot: commissario tecnico, mentore e padre putativo di quei giocatori che fecero l’impresa. Non era alla ricerca del consenso, ma aveva come priorità la lealtà, il rispetto e la coesione della sua squadra.
La chiamarono ironicamente “l’Armata Brancabearzot”, ma alla fine diventò una famiglia. Questi valori, propri dello sport, furono condivisi anche dai tifosi e da tutti gli italiani, in un periodo storico difficile, un momento di profonda crisi economica e sociale. Questa vittoria costituì il motore propulsore capace di dare nuova linfa e consentire all’Italia di superare uno dei momenti più bui.
Una irripetibile sinfonia di scelte coraggiose, sacrificio e capacità che rese umana ed eroica la vittoria. Questa storia, ancora oggi, costituisce un esempio per le giovani generazioni.
Raccontiamo il Viaggio dei Nostri Eroi della Nazionale di Calcio del 1982 con la coinvolgente interpretazione di Marco Giallini. Un percorso a tappe, 11 momenti cruciali come i calciatori che scendono in campo per affrontare l’avversario. Un modello che è stato chiamato il Viaggio dell’Eroe che si realizza quando la storia diventa mito.
I capitoli sono impreziositi dalle animazioni di 11 dei più grandi illustratori italiani, coordinati artisticamente dal magistrale Roberto Recchioni.