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The Adam Project: Ryan Reynolds viaggiatore del tempo

È sulle note della sempreverde Gimme some lovin’ dello Spencer Davis Group che apre The Adam project, disponibile su Netflix a partire dall’11 Marzo 2022.
La Gimme some lovin’ che, in fatto di hit musicali appartenenti al passato, fa il paio con la Let my love open the door di Pete Townshend all’interno della colonna sonora della oltre ora e quaranta di visione che porta immediatamente in scena Ryan Reynolds nei panni di un pilota del futuro. Pilota impegnato a tornare nel nostro presente, dove interagisce con il se stesso ragazzino, ovvero l’esordiente su grande schermo Walker Scobell. Perché, mentre facciamo anche conoscenza con la madre interpretata da Jennifer Garner, convinta che i bambini siano amore puro e che diventino assassini di felicità quando diventano adolescenti, apprendiamo subito che è la tematica del viaggio nel tempo a trovarsi al centro dell’insieme; tanto che non mancano neppure di essere citati verbalmente classici in fotogrammi del filone quali Ritorno al futuro e Terminator. Come pure non è assente una fugace frecciatina verbale nei confronti dei tanto cinematograficamente chiacchierati multiversi diffusi a terzo millennio avviato dai cinecomic Marvel.
Del resto, trovandosi dietro la macchina da presa lo Shawn Levy cui si deve, tra l’altro, la trilogia Una notte al museo, è lecito che The Adam project sia un prodotto per ragazzi infarcito di non poca ironia.

Zoe Saldana e Ryan Reynolds in una scena del film

Prodotto che, oltre alla Zoe Saldana di Guardiani della galassia, è destinato a tirare presto in ballo anche il mai disprezzabile Mark Ruffalo nel ruolo del defunto padre del protagonista; in quanto, con una Catherine Keener in versione villain in agguato, la sceneggiatura gioca chiaramente su destini che, forse, sarebbe giusto non venissero cambiati. E lo fa senza dimenticare l’indispensabile dose di spettacolarità a suon di elaborati effetti visivi regalata soprattutto dal confronto pre-epilogo e, ancora prima, dai diversi scontri effettuati in volo con gli avversari di turno.
Scontri che nell’escursione boschiva non possono oltretutto fare a meno di richiamare alla memoria lo starwarsiano Il ritorno dello jedi… al servizio di una veloce operazione sintetizzabile come guardabile e non troppo originale fanta-commedia capace di regalare emozioni esclusivamente a palati molto facili.

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