«Mi sono interessato alla questione di Matteo Renzi quando un consigliere che si chiamava Giudo Sensi pubblicò dei post riguardo le spese vergognose pagate con i soldi dei cittadini». Così dichiara Alessandro Maiorano, autore del libro Il bandito da Firenze, in cui rivela al grande pubblico quanto scoperto personalmente e puntualmente denunciato.
Per tanti anni umile usciere del Comune di Firenze (dal 1979 al 2017), Maiorano ha avuto la possibilità di cogliere al volo le voci e i riscontri di quanto stava accadendo all’interno di Palazzo Vecchio, quando l’allora sindaco Matteo Renzi iniziava ad imporsi nel panorama della politica.
«Di sindaci ne ho visti transitare tanti – precisa Maiorano – e non ho mai pronunciato una parola su nessuno, indipendentemente se fossero bravi, capaci, di destra o di sinistra. Ma su Renzi sarebbe stato inevitabile non dire nulla in merito al suo modo di agire».
Da quanto si evince dal libro, quando un cittadino acquisisce testimonianze e documenti, invece di essere premiato viene mandato a processo, perquisito, isolato. Eppure Alessandro Maiorano ha puntualmente denunciato il tutto: rivelazioni inedite, documenti inoppugnabili come le decine e decine di delibere, relazioni del Ministero della Finanza e della Guardia Di Finanza sulle “spese pazze” della Provincia con Renzi presidente.
In questo libro, inoltre, sono pubblicate, per la prima volta, le motivazioni con cui il tribunale di Firenze ha assolto Maiorano dall’accusa di diffamazione, avvalorando dunque quanto l’ex dipendente del Comune dichiara da anni. Tra i piatti forti la ricostruzione dell’incredibile giro di escort che vide Palazzo Vecchio come teatro poco istituzionale di incontri a sfondo sessuale con protagonisti dipendenti, funzionari e politici. Particolare attenzione viene anche dedicata alle società riconducibili ai genitori di Renzi, tornate ora d’attualità anche dal punto di vista giudiziario. E mentre Maiorano potrebbe ritrovarsi di nuovo sotto processo per stalking nei confronti di Renzi, il suo libro si annuncia come una denuncia di un sistema impenetrabile e vendicativo che finalmente viene portato alla luce.
La prefazione de Il bandito da Firenze, è curata dal professor Carlo Taormina, illustre avvocato che si è distinto negli anni per aver seguito casi delicati e molto noti all’opinione pubblica. «Con l’avvocato Taormina abbiamo depositato quintali di materiale cartaceo con le prove inerenti le mie accuse – precisa Maiorano – mentre invece ancora oggi Renzi continua a fare “il divo”».
Fu proprio l’avvocato Taormina, nel 2012, su segnalazione di un esponente del M5S, a contattare Alessandro Maiorano con la richiesta di visionare materiale comprovante la consistenza delle accuse contro Matteo Renzi.
Il 20 novembre 2021, alle ore 17, presso l’Hotel Napoleon di Roma, si terrà la conferenza stampa per la presentazione di questo libro, moderata dal giornalista Ruggiero Capone, con la presenza di Alessandro Maiorano e l’avvocato Carlo Taormina.