Promises: la delicatezza di fare cinema

Presentato in anteprima mondiale alla 16° edizione della Festa del Cinema di Roma, Promises è il nuovo film diretto da Amanda Sthers, con protagonisti Pierfrancesco Favino e Kelly Reilly che interpretano due amanti che si rincorrono dall’inizio fino alla fine della pellicola. Il film, distribuito da Vision Distribution, uscirà il 18 novembre in tutte le sale. Il cast è ricco di attori noti; oltre ai due interpreti principali, sono presenti: Jean Reno, Ginnie Watson, Cara Theobold, Deepak Verma e Kris Marshall. Promises è il racconto dell’universo umano composto da sensazioni, avvenimenti, gioie, dolori e soprattutto da sentimenti forti come quello romantico. Quando Alexander, un uomo in apparenza felicemente sposato e padre di una bambina incontra Laura, una gallerista d’arte che sta per sposarsi, il mondo si ferma e per i due non c’è più una via di fuga. Laura e Alexander si innamorano già dal primo sguardo e lo spettatore capisce subito che si trova all’interno di una storia d’amore dove i due protagonisti rappresentano due amanti predestinati che si sono scelti ancora prima del loro incontro. Promises è una pellicola che fa un uso particolare del tempo poiché si stabilisce continuamente sul passato, sul futuro e sul presente con vari flashback e flashfoward che rendono la narrazione in alcuni momenti più meccanica a più complicata da seguire.
Di particolare importanza sono i flashback poiché fanno entrare in profondità lo spettatore con la storia del protagonista Alexander, un uomo che ha avuto un’infanzia difficile caratterizzata dalla perdita del padre e del suicidio della sua prima fidanzata da adolescente. Personaggio importante è sicuramente quello del nonno, di Alexander, interpretato da Jean Reno, che rappresenta per il ragazzo una figura a metà tra un padre e un nonno. I due sono molto diversi e si scontrano spesso, ma il loro legame nonostante vari contrasti caratteriali riuscirà a mantenersi stabile e duraturo nel tempo. La storia d’amore tra i due protagonisti è il vero filo conduttore della storia e rappresenta sicuramente la tematica più emozionante che rende la narrazione dinamica e viva. Quello tra Alexander e Laura è un legame profondo e intenso che però rimane sempre platonico, infatti a causa degli ostacoli e degli impedimenti che la vita mette loro davanti, non riusciranno mai a vivere il loro amore. L’insegnamento più grande che la pellicola di Amanda Sthers è proprio questo: è necessario vivere nel presente, quando si ha la possibilità e l’energia per affrontare al meglio le situazioni della vita, altrimenti poi potrebbe essere troppo tardi. La regista con questo film ribadisce il concetto di tempo presente come un bene prezioso che non si dovrebbe mai sprecare, ma probabilmente il personaggio di Alexander rimane sempre troppo rinchiuso nel suo passato per poter andare avanti e prendersi la propria felicità. Promises diventa così la cornice filmica per la rappresentazione di un tema sempre universale: le seconde occasioni che ogni uomo vorrebbe avere per poter riparare ai propri errori ma che spesso non ha perché semplicemente il destino non gliele concede.
A livello tecnico la perla del film è sicuramente la sceneggiatura curata dalla stessa regista che riesce a dare forma ad un film con una strutta temporale a spirale e in secondo luogo la bravura e la professionalità di tutto il cast attoriale a partire dall’intensità di Pierfrancesco Favino che regge l’intero film in modo impeccabile senza mai stancare.
Promises è adatto ad un pubblico sensibile che si vuole far travolgere da una storia potente soprattutto a livello emotivo.