MEDIATIME NETWORK

Zerocalcare presidente di giuria del premio Bookciak, Azione! 2021

Bookciak, Azione! ricomincia da Zero. Zerocalcare, il celebre fumettista, è il presidente di giuria della X edizione di Bookciak, Azione! 2021, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, in collaborazione con il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici (SNGCI). Il Premio, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, celebra l’intreccio tra cinema e letteratura attraverso i bookciak, corti ispirati a romanzi e graphic novel, realizzati da giovani filmaker e dalle ragazze del carcere romano di Rebibbia. La premiazione si svolgerà il 31 agosto prossimo al Lido di Venezia, durante la tradizionale serata di benvenuto alla stampa. Dopo la prima veneziana i bookciak vincitori andranno in tour per festival e premi, fino ad approdare a Parigi (VO-VF. Le monde en livres).
Zerocalcare si aggiunge così al lungo elenco di presidenti di giuria che Bookciak ha avuto in questi anni, fatto di grandi nomi del cinema (Ettore Scola, Citto Maselli, Ugo Gregoretti, Gabriele Salvatores, Daniele Vicari) del teatro (Ascanio Celestini) della letteratura (Lidia Ravera) dell’arte (Lorenzo Mattotti), della musica (Mannarino).
Il concorso quest’anno festeggia il suo decennale, un bel risultato per un premio che ha portato alla ribalta tanti giovani talenti, viaggiando sempre tra l’attuale e l’inattuale, tra l’immaginazione e la memoria, tra solidarietà e passioni; un bel traguardo da festeggiare proprio con Zerocalcare, a compimento di un lavoro importante e condiviso con i nostri giurati permanenti: Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto.
Tanto più in questo difficile biennio segnato dalla pandemia che proprio il fumettista romano ha saputo raccontare nel geniale Rebibbia Quarantine, animazione in pillole dal suo universo di periferie e «accolli» che ha fatto da contrappunto scanzonato alle nostre angosce da lockdown.
Ma Zerocalcare (il suo vero nome è Michele Rech, nato ad Arezzo il 12 dicembre 1983) è molto di più di un autore di enorme successo. È un po’ la stella cometa che ha illuminato il fumetto italiano di questi ultimi dieci anni, indicando una direzione – che è tutta personale e difficile da imitare – che coniuga narrazione del «sé» e dell’«altro».
Il «sé» è la sua vita, quella dei suoi affetti, delle persone che lo circondano e del quartiere in cui vive da sempre. Ovvero Rebibbia, periferia Nord-Est di Roma, dove arriva da ragazzo, dopo un’infanzia vissuta in Francia.
Le vicende quotidiane dei personaggi di Zerocalcare, di Secco e dei suoi amici, dell’Armadillo (un alter-ego immaginato, ma non troppo), per i riferimenti culturali e identitari e per la spumeggiante forza comica di situazioni e battute (amplificata da un’icastica forma grafica) trascendono quello che agli inizi poteva sembrare una sorta di giovanilismo localistico, legato a un’età e a un luogo. In realtà mostravano già un’appartenenza più ampia, comune a più generazioni cresciute tra cartoon, serie cult tv, playstation e videogiochi; fortificata, però, nell’esperienza vitale di centri sociali, concerti punk, graffiti e militanza politica e di strada.
Ecco l’«altro», ovvero l’attenzione sincera, vissuta e rigorosa (Zerocalcare si è definito uno straight-edge: una versione etica del punk, contro ogni forma di alterazione della coscienza) per gli altri, incarnati nelle tante declinazioni sociali degli emarginati, degli oppressi e dei diversi.
Candidato nel 2015 al Premio Strega (il secondo fumettista dopo Gipi a «sfidare» la società letteraria), ha una bibliografia sterminata di titoli (tutti pubblicate da BAO Publishing) tra cui va citato almeno il capolavoro Kobane Calling (2016) diario-reportage di un fumettista embedded: sul fronte però non delle potenze militari ma a supporto del popolo curdo sul confine turco-siriano. Da La profezia dell’Armadillo (2012) è stato tratto l’omonimo film, diretto da Emanuele Scaringi, presentato nel 2018 alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Attualmente Zerocalcare sta lavorando come ideatore, sceneggiatore e regista alla sua prima serie animata tv per Netflix, Strappare lungo i bordi che sarà ambientata nel suo universo narrativo con i suoi classici personaggi: Secco, l’Amico Cinghiale, Sarah e l’Armadillo che avrà la voce di Valerio Mastandrea. La serie è prodotta da Movimenti in collaborazione con BAO Publishing e il suo teaser su YouTube sta spopolando.
Per iscriversi al concorso c’è tempo fino al primo luglio. La consegna dei bookciak è fissata entro il 20 luglio .

Exit mobile version