Nel delicato periodo della pandemia, che ancora non mostra una concreta via di uscita, la fiducia nei confronti delle istituzioni non è sempre facile da mantenere. Nonostante l’enorme impegno dell’industria farmaceutica, che in tempi record è riuscita a realizzare vari vaccini anti-covid, aleggia con non poca debolezza lo scettiscismo nella ricerca scientifica, forse per la mancanza di una completa trasparenza indispensabile a sciogliere ogni dubbio. Per molti scettici sembrerebbe che la persuasione operata incessantemente dalle istituzioni prevalga sulla dimostrazione riguardo l’efficacia dei vaccini.
Nel frattempo i media stanno portando avanti con molta forza la campagna di sensibilizzazione a favore della somministrazione di massa dei vaccini. Anche in campo artistico diverse opere vanno nella stessa direzione, come ReImagine, il corto diretto da Gianluca Mangiasciutti, che vede protagonisti Federico Ielapi, Brenno Placido, Clizia Fornasier, con la partecipazione di Lorenzo Lavia e Rocío Muñoz Morales.
E’ un racconto ad alta intensità emotiva in cui prende corpo, con un linguaggio da favola, la vicenda personale di un ricercatore biomedico motivato e determinato, segnato durante l’infanzia dalla prematura scomparsa della madre. Dedicherà tutto se stesso per salvare la vita degli altri, e nell’impegno per dare alle persone un futuro migliore riuscirà anche a reimmaginare il proprio passato.
«L’idea di realizzare ReImagine nasce dal desiderio di raccontare, attraverso sentimenti reali e autentici, coloro che dedicano la propria vita alla ricerca e che offrono al genere umano una seconda opportunità», commenta Giulio Mastromauro, autore della sceneggiatura insieme a Andrea Brusa. «La storia ricostruisce un mondo reale ma accarezza il sentimento della favola che si misura con la temporalità, col suo scorrere inevitabile che allontana il passato e scolorisce i tratti delle persone scomparse».
Secondo il regista «è necessario che lo spettatore ripercorra il cammino emotivo e professionale di Paolo, dagli studi fino alla supervisione di un’équipe di ricercatori. Per questo, nei momenti più intensi, la grammatica del cortometraggio procede per primi piani o campi stretti: l’attenzione è rivolta alle emozioni, e quindi all’intensità attoriale di Federico Ielapi e di Brenno Placido, di Rocío Muñoz Morales e Lorenzo Lavia».
Manuela Cacciamani, produttrice del progetto con One More Pictures, ha accolto con entusiasmo la proposta di Novartis Italia di realizzare un cortometraggio che avesse come tema centrale l’importanza della ricerca scientifica e la visione immaginifica di un futuro migliore. «Per questa occasione speciale abbiamo voluto coinvolgere i talenti più promettenti del cinema italiano», dichiara la produttrice, che aggiunge: «La sceneggiatura è di Giulio Mastromauro, che grazie alle sue spiccati doti nel saper raccontare anche i temi più difficili e delicati, si è aggiudicato il David di Donatello 2020 per il miglior cortometraggio. La sua capacità di raccontare il mondo dei bambini viene esaltata dalla presenza di Federico Ielapi (lo straordinario Pinocchio della versione cinematografica di Matteo Garrone), per generare una miscela magica ed emozionante. Federico è un bambino meraviglioso, caparbio e di grande talento. Con Brenno Placido e Rocío Muñoz Morales avrei voluto lavorare già da tempo e ho colto l’occasione al volo. Hanno accettato con entusiasmo, e per questo li ringrazio, perché entrambi hanno a cuore le tematiche trattate e per il sentimento di speranza che la visione di ReImagine intende infondere allo spettatore».