Si parla spesso di falsi positivi relativi al test del tampone per rilevare l’eventualità del contagio del covid-19 sulle persone.
Per evidenziare l’inattendibilità su questi popolari strumenti di diagnostica, il dottor Mariano Amici e il ricercatore Stefano Scoglio hanno realizzato un video mentre eseguono ripetuti test al covid su frutta e ortaggi.
L’esperimento è stato eseguito in un laboratorio chimico di Fermo (FM), adeguatamente attrezzato per processare queste analisi, dove sono stati utilizzati i famigerati test rapidi antigenici.
Una tale sperimentazione ha dell’incredibile, poiché è stata eseguita con le dovute precauzioni su frutta e ortaggi. Il tecnico di laboratorio, Domenico D’Angelo, equipaggiato di tutto per evitare di contaminare la merce, ha tamponato kiwi, banane, uva, mandarini, succhi e ortaggi, tra cui una zucca e un cavolo. Il risultato ha rilevato come su 10 tamponi effettuati, 4 hanno avuto esito positivo, tre esiti incerti e tre negativi. Occorre precisare che nei laboratori Covid vengono attribuiti positivi anche i risultati incerti.
Oltre al recente tampone sulla Coca-Cola (anch’essa risultata positiva al Covid), effettuato in diretta in un intervento pubblico al Parlamento Europeo, o quelli annunciati tempo fa dal presidente della Tanzania che affermava come anche Mango e Papaya erano risultati “contagiati” dal virus, ma soprattutto alla luce di questo ennesimo esperimento elaborato da uno staff medico qualificato, l’interrogativo è il seguente: si possono adottare misure restrittive rigide sulle persone e nelle attività commerciali, basandosi su dati inattendibili?
Vedremo come reagirà in proposito la Magistratura.
Il video integrale dell’esperimento