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Focus: Gabriella Greison racconta “Il favoloso mondo della fisica quantistica”

Sheldoniani di tutto il mondo: imperdibile! Venerdì 18 dicembre, a partire dalle 21.15, la Quantistica debutta su Focus con lo speciale inedito «Il favoloso mondo della Fisica», per la prima volta raccontata in TV senza tecnicismi e ampollosità.
Dalle sale del Museo della Tecnica Elettrica di Pavia, che per un breve periodo ha ospitato un giovane Albert Einstein, Gabriella Greison, con due giovanissimi youtuber di grande talento, a loro volta esperti di Fisica e abili divulgatori, Davide De Biasio di Spazi Attorcigliati e Costanza Polastri di Polinerdeya – delinea i fondamenti della materia e tratteggia i ritratti degli scienziati protagonisti di quella rivoluzione: il precursore Planck, il geniale Einstein, il suo sodale Shrödinger, l’avversario di entrambi Bohr, con i suoi allievi Pauli e Heisenberg.
Un percorso di scoperta per il quale è prima necessario tornare indietro di un secolo, partendo dalle conoscenze e delle convinzioni che allora si avevano sull’atomo.
L’espressione Quanto è stata usata per la prima volta nel laboratorio di Max Planck. Di Albert Einstein, il programma illustra il contributo che gli valse il Nobel. Studi poi portati avanti dalla Scuola di Copenaghen, con Niels Bohr e i suoi due giovani e acutissimi assistenti, Wolfgang Pauli e Werner Heisenberg. Infine, il lungo duello tra il gruppo di Bohr e quello di Einstein, supportato dal bizzarro e talentuoso Erwin Shrödinger. E sono proprio Shrödinger ed Einstein, convinti che «Dio non potesse giocare a dadi», ad opporsi a ogni lettura probabilistica del funzionamento dell’atomo.
Dei grandi Fisici dell’epoca, però, lo speciale racconta anche gli aspetti poco accademici. Einstein e Shrödinger, per esempio, erano dei grandi viveur: famosi come due rockstar, adoravano le donne e facevano strage di cuori. Stupefacente, invece, l’ossessione di Bohr per Einstein, che fino alla morte si arrovellò con la Teoria del tutto, pur di dare un senso alle bizzarrie del mondo subatomico e armonizzare la visione del molto piccolo, con quella dell’infinitamente grande e lontano.
La Meccanica Quantistica, comunque, è parte del nostro quotidiano attraverso le sue infinite applicazioni: computer, bancomat, TAC, pannelli fotovoltaici, telecomandi… E sono Spazi Attorcigliati e Polinerdeya a mettere in atto con semplici dimostrazioni e spiegazioni, non solo delle scoperte di un secolo fa, ma anche delle ricadute che queste hanno sulle nostre vite attraverso invenzioni di uso comune.
A seguire, prima visione assoluta di «Perché Hitler non ebbe l’atomica».
Nel documentario vengono descritti i grandi progressi della Fisica Nucleare in Francia e Germania, durante gli anni Trenta; la possibilità che i tedeschi potessero sviluppare la bomba atomica già a inizio anni Quaranta; l’azione spionistica e militare, con cui Inghilterra e Francia, insieme alla resistenza norvegese, impedirono a Hitler di far approvvigionare la Germania dell’acqua pesante, indispensabile per lo sviluppo del programma atomico.

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