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Giffoni Film Festival: vincono i temi contro gli stereotipi e i pregiudizi

Dopo 6 giorni di proiezioni, dibattiti con registi e attori, applausi in sala, emozioni, confronti e commozione, Giffoni50 ha i suoi titoli vincitori scelti dai Generator + 13 (riservata ai ragazzi dai 13 ai 15 anni).
Storie che hanno spinto i giurati di Giffoni in presenza e tutti gli hub italiani e internazionali a riflettere e confrontarsi, a ridere, piangere e crescere, a immedesimarsi con i protagonisti e a migliorarsi.
Tra i numerosi lungometraggi arrivati nella categoria vince MAN UP (Francia) di Benjamin Parent che ha emozionato i Generator + 13 con un largo consenso tra quelli presenti a Giffoni e tutti gli hub. La storia di MAN UP è quella di Tom, un adolescente timido e sensibile. Un racconto intenso e appassionato, il cambiamento e l’adolescenza, il compromesso e la fragilità, i legami che vanno oltre la morte, un viaggio semplice e doloroso tra ricordi e incertezze, su una strada di mancanze e assenze. La definizione di mascolinità da raggiungere a tutti i costi, le restrizioni sociali che la caratterizzano e quell’esigenza di sentirsi liberi di essere, esistere.
Nella categoria cortometraggi, i Generator +13 hanno votato per LUCE & ME (Italia) di Isabella Salvetti: un ragazzo in macchina con il papà, un improbabile travestimento da fatina, una corsa verso uno spettacolo davvero speciale che è un pugno in faccia ai pregiudizi, agli stereotipi e alla malattia, uno spettacolo in nome dell’amore e della vita.
Il Premio CIAL per l’Ambiente, istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto alla sua sedicesima edizione, è stato assegnato invece al film LA GUERRA DI CAM (Italia) della regista Laura Moscardin. Un viaggio spaventoso in balia di un mondo spietato quello di Cam e sua sorella che alla ricerca di una via di fuga si troveranno a fare i conti con contesti devastanti e trafficanti di esseri umani.

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