Al contrario di quanto si pensi, la prostatite, ovvero l’infiammazione della ghiandola prostatica, è una patologia che può esordire nell’uomo a ogni età, anche se generalmente colpisce gli over 25. Può essere di tipo acuto o cronico e si manifesta attraverso bruciori alle vie urinarie, difficoltà nella minzione, dolore perineale.
La prostatite acuta batterica è dovuta a un’infezione batterica a carico della ghiandola, mentre quella di tipo cronico-batterica è causata da una proliferazione batterica in loco che può coinvolgere anche le vescicole seminali, i dotti deferenti, gli epididimi e i testicoli.
Oltre alle cure farmacologiche specifiche, prescritte dall’urologo, esistono delle regole che possono favorire la prevenzione, o quanto meno migliorare il decorso di questa patologia.
- Limitare l’assunzione di alimenti come peperoni, peperoncino, spezie, formaggi stagionati, uova, insaccati, acciughe, cioccolato e frutta secca.
- Bere almeno 1,5/2 litri di acqua, diluiti nell’arco della giornata, smettendo di sera 3-4 ore prima di andare a letto.
- Evitare le bevande come il caffè, il tè, gli alcolici e le bibite gassate.
- Praticare una regolare attività fisica di tipo aerobico, come il nuoto, la corsa e la ginnastica a corpo libero. Evitare la bicicletta e l’equitazione.
- In caso di attività lavorative sedentarie si consiglia di alzarsi ogni tanto e sgranchirsi le gambe per almeno 5 minuti.
- Praticare una vita sessuale regolare, evitando eccessi o prolungati periodi di astinenza. Evitare inoltre la pratica del coito interrotto.
- Praticare una scrupolosa igiene intima, soprattutto in presenza di emorroidi.
- Cercare di non indossare solo biancheria e pantaloni troppo aderenti.
- Evitare la stitichezza, facendo una dieta ricca di fibre vegetali, pane integrale, verdure cotte e frutta cotta.
- Anche il fumo va evitato, non solo perché nocivo per l’intera salute, ma anche perché la nicotina ha un’azione irritante sulla vescica.