Sessanta candeline per questa nuova edizione del Globo d’Oro. L’atteso premio conferito dall’Associazione della Stampa Estera in Italia celebrerà anche quest’anno le eccellenze del cinema italiano, promettendo una gara senza esclusioni di colpi – e di sorprese – come già annuncia la Terna dei finalisti, selezionata poche ore fa dal comitato della giuria. Un anniversario importante che coincide con i festeggiamenti del centenario dalla nascita di Alberto Sordi e Federico Fellini, forse i due rappresentanti per eccellenza del Cinema italiano nel mondo.
«Quello della 60ma edizione è un traguardo prezioso – spiegano i responsabili del premio Claudio Lavanga e Alina Trabattoni – che cade nel centenario dalla nascita di due grandi maestri del cinema italiano: Federico Fellini e Alberto Sordi. Anche per questo motivo, il Globo d’Oro alla Carriera quest’anno è stato assegnato all’unanimità a Sandra Milo. Lei è una vera icona vivente per generazioni di spettatori, che ha esordito proprio accanto a Sordi ne Lo scapolo, e che successivamente è stata l’indimenticabile interprete di decine di film, tra cui anche 8 ½ e Giulietta degli spiriti del maestro Fellini».
Ecco, dunque, in gara a contendersi il premio per la Migliore Regia: Giorgio Diritti con Volevo nascondermi, Matteo Garrone con Pinocchio e Damiano e Fabio d’Innocenzo con Favolacce. Come Migliore Opera Prima la giuria ha selezionato: Piciridda, che segna l’esordio di Paolo Licata.
I volti femminili scelti come premio per la Miglior Attrice sono Valeria Bruni Tedeschi, protagonista di Aspromonte, la terra degli ultimi, Marta Castiglia per Picciridda e Paola Lavini interprete di Volevo nascondermi; i tre finalisti per la categoria maschile, invece, sono Elio Germano per il film Volevo nascondermi, Pierfrancesco Favino in Hammamet e Luca Marinelli per Martin Eden. Da Nevia viene scelta Virginia Apicella, che riceverà il premio come Giovane Promessa.
Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora il comitato ha selezionato Marco Biscarini per Volevo nascondermi, Pericle Odierna autore delle musiche di Picciridda e il maestro Nicola Piovani per il film Aspromonte, la terra degli ultimi. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Matteo Cocco con Volevo nascondermi; Nicolaj Bruel per Pinocchio e Stefano Falivene per Aspromonte, la terra degli ultimi; chiude la serie il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla autori di Volevo nascondermi; Damiano e Fabio D’Innocenzo per Favolacce e Paolo Licata e Catena Fiorello di Picciridda. La statuetta per la Miglior Serie TV vede candidati L’amica geniale 2, Diavoli e The new Pope.
Il Gran Premio della Stampa Estera quest’anno verrà assegnato a Carlo Poggioli, costumista di fama mondiale.
«Per il secondo anno di seguito abbiamo deciso di assegnare il Gran Premio della Stampa Estera a un italiano che ha varcato i confini diventando ambasciatore del nostro paese nel mondo – commentano Claudio Lavanga e Alina Trabattoni – Nel 2019 è andato a Ezio Bosso, venuto a mancare a maggio, e di cui serbiamo il magnifico ricordo della sua esibizione durante il gala di premiazione. Quest’anno la scelta è caduta su un altro grande ambasciatore italiano nel mondo del Cinema, Carlo Poggioli, un costumista dal talento straordinario, riconosciuto a livello internazionale.
Nel corso di una carriera decennale Poggioli non ha solo “vestito” i più grandi interpreti del cinema mondiale, ma anche Saputo “cucire su misura” uno stile unico e inconfondibile a film e serie tv, ultimo tra le quali The Young Pope. Il riconoscimento a Poggioli rappresenta un tributo da parte del comitato ai talentuosi e infaticabili costumisti, scenografi e arredatori italiani, per i quali il Globo d’Oro non ha un premio dedicato, ma nutre la più grande stima e ammirazione».
A questa selezione di eccellenze, si aggiunge quest’anno la categoria Miglior Commedia, a contenderla Tolo Tolo, diretto e interpretato da Luca Medici, in arte Checco Zalone, Odio l’estate con il trio Aldo Giovanni e Giacomo guidati da Massimo Venier e 7 ore per farti innamorare, con protagonista Giampaolo Morelli che ne firma anche la giuria.
Sarà una scelta difficile, quella del comitato di giuria, che in questi giorni ha dovuto prendere anche la decisione di non organizzare la celebre soirée di gala per festeggiare i vincitori, ai quali verranno consegnati i premi dai responsabili della giuria a nome di tutti, con una premiazione online, che verrà trasmessa al pubblico il 15 luglio sul sito del Globo d’Oro.
«Il Globo d’Oro celebra un prestigioso traguardo – dichiarano i membri del comitato di giuria – Tuttavia, a sessant’anni dalla prima cerimonia, purtroppo, come succede nelle più imprevedibili delle sceneggiature, non sarà possibile festeggiare questa pietra miliare con il Gran Gala di premiazione che tutti i premiati di quest’anno avrebbero meritato. Come corrispondenti non abbiamo mai smesso di lavorare per raccontare la pandemia, ma nonostante questa battuta d’arresto non abbiamo voluto rinunciare alla visione e votazione dei numerosi film, documentari, serie TV e cortometraggi in concorso, per dare voce anche quest’anno questo premio che è unico nel suo genere. Un riconoscimento indipendente al Cinema Italiano, assegnato da chi l’Italia la racconta ogni giorno guardandola da fuori».