Reduce dal suo lungometraggio Baby gang, distribuito nelle sale nell’estate 2019, Stefano Calvagna non si ferma nemmeno davanti il covid-19: il “lupo solitario” del cinema italiano, infatti, non solo ha realizzato nel difficile periodo dell’emergenza sanitaria lo short Chiamata dar Maestro (visionabile qui: https://youtu.be/qMJMHygGULI), in omaggio a Franco Califano, ma si accinge ora ad affrontare anche una nuova sfida dietro la macchina da presa: Distanziati.
Un viaggio all’interno delle vite dei cittadini romani che stanno ripartendo, o che ancora non hanno avuto modo di ricominciare a lavorare, dopo le restrizioni stabilite dal governo a causa della pandemia che ha bloccato il mondo negli ultimi mesi. Il periodo di quarantena imposto per preservare la nostra salute ha, purtroppo, generato gravi problemi all’economia e ai lavoratori. Il cineasta romano, autore de L’uomo spezzato e Non escludo il ritorno, quindi, entrerà all’interno dei negozi ad intervistare proprietari e dipendenti, e si interfaccerà anche con coloro che non hanno ancora avuto l’opportunità di riaprire la propria attività, poiché reputata a rischio di contagio.
Veri cittadini, con le loro voci e i loro occhi, racconteranno cosa significhi lavorare nel periodo che ha seguito la “fase 1” del lockdown, senza edulcorare la realtà, senza la necessità di veicolare messaggi politici o pareri medici.
Quando la normalità sembra ormai lontana e la quotidianità ha cambiato il suo significato, Distanziati è un docufilm mirato a cedere la parola a chi ha ricevuto sostegni, a chi si è sentito abbandonato dal proprio Stato, perfino agli artisti e lavoratori dello spettacolo che si sono sentiti dimenticati da tutti, a chi sa di poter ricominciare, a chi non ne ha la certezza.
Emozioni sincere, paure e speranze espresse con spontaneità e totale libertà, in una Roma che ricomincia, che ritrova vita e movimento dopo le sconvolgenti immagini delle sue strade vuote.