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Prenditi tempo per sognare, alla scoperta dell’Alto Adige

L’Alto Adige per molti rappresenta indubbiamente un sogno rimesso nel cassetto, giusto il tempo richiesto, affinché finisca questa travagliata emergenza da covid-19. E’ anche vero che ora abbiamo tutto il tempo per pianificare e continuare a sognare. Ecco un viaggio virtuale alla scoperta di valori autentici, di sapori nostrani e di storie che sanno di verità e di tradizione. 

Gustando la tradizione
Per gustarsi al meglio il territorio è possibile affidarsi agli Ambasciatori del Gusto, esperti e profondi conoscitori della filiera produttiva altoatesina, oppure andare alla scoperta di chic-che gastronomiche, alcune delle quali davvero sorprendenti. Un esempio? Il cioccolato di Katy Waldboth e del compagno Armin della Cioccolateria Karuna a Velturno. Primi nel ter-ritorio nel proporre cioccolato bio a base di fave di cacao molto pregiate, la coppia ha adot-tato sin dall’inizio, standard molto elevati, controllando il processo di selezione, tostatura e macinatura delle fave di cacao. Il risultato è davvero incredibile e numerose sono le varietà di cioccolato che si possono acquistare nella loro cioccolateria. Le creazioni della Cioccola-teria Karuna si possono acquistare presso lo shop online Pur Südtirol oppure a Milano, nello store Bio’c’ Bon e a Bologna, presso Enoteca Giro di Vite.
Di sapori e profumi diversi si parla quando è il caffè il protagonista. A seconda della sua provenienza e del processo produttivo, l’aroma cambia e assume diverse gradazioni. Da quello vanigliato a quello più fruttato, il sommelier del caffè Valentin Hofer regala a cultori, amanti del caffè e curiosi, la possibilità di degustare la bevanda calda più amata di sempre in numerosi punti vendita sparsi in tutto l’Alto Adige e, grazie allo shop online, anche degu-standolo da casa. Hofer, infatti, come titolare della torrefazione Caroma – all’Alpe di Siusi, a Fiè allo Scillar – mette a disposizione di tutti le sue competenze per offrire un caffè davvero unico, curato nel minimo dettaglio, dalla tostatura fino ad arrivare al momento della degu-stazione. Un vero viaggio alla scoperta dei profumi altoatesini anche attraverso il caffè, di-sponibile anche presso lo shop online Pur Südtirol.
Anche la birra ha una lunga storia in Alto Adige. Per sorseggiarne un buon boccale basta andare al Microbirrificio Lavarella a San Vigilio di Marebbe, e provare la birra chiara non filtrata, la più alta d’Europa, prodotta a ben 2.050 metri di altezza nel Parco Naturale di Fa-nes. Il Microbirrificio nasce nello storico rifugio Lavarella da un’idea di Gábor e di Hanspeter Frenner, proprietario e suocero, che da sempre amano sperimentare con malto e luppolo.
Non solo storie gastronomiche da vivere e scoprire, ma anche escursioni e passeggiate. Il territorio offre, infatti, una serie di esperienze che solleticano il palato e deliziano grandi e piccini. L’escursione alla malga Stadlalm – aperta tutta l’estate e adatta anche a famiglie – parte dal fondovalle di Ridanna e consente di raggiungere in poco tempo la destinazione, percorrendo suggestivi sentieri attraverso boschi e fitta vegetazione. Costeggiando i siti di estrazione della miniera di Monteneve, basta seguire le indicazioni verso la malga e raggiun-gere dapprima la Valle di Lazzago e poi, la malga. Una volta arrivati, i più piccoli possono divertirsi nell’area giochi mentre gli adulti possono farsi coccolare dalle specialità della casa come ad esempio il “Kaiserschmarrn”, la tipica frittata dolce altoatesina accompagnata da marmellata fatta in casa. Anche al Rifugio Oberettes si possono degustare piatti tipici dell’Alto Adige. Affacciato sulle vette panoramiche della Val Mazia, il rifugio è raggiungibile percorrendo il sentiero oltre i laghi di Saldur – il più alto gruppo di laghi di tutto il territorio – oppure attraverso la Val Senales. Tra i piatti da non perdere, oltre i formaggi della malga, i canederli e la pasta fatta in casa.
Anche in Alta Badia è possibile, attraverso una piacevole escursione, raggiungere il Rifugio Scotoni. Da Capanna Alpina si può, infatti, percorrere il sentiero che in circa 50 minuti con-duce fino a destinazione: un percorso adatto a famiglie con bambini e percorribile anche in e-bike. Una volta arrivati in cima, la cucina locale offre piatti tipici tirolesi e specialità alla brace davvero gustose. Una vera delizia, la polenta con formaggio fuso e la grigliata di carne.

Esplorando la tradizione e la natura
Basta solo camminare per esplorare il territorio dell’Alto Adige e toccare con mano alcune delle tipicità che lo caratterizzano. Ad esempio, scegliendo il Sentiero Selvaggio delle Meraviglie sul Renon, è possibile avven-turarsi nella vastità della natura altoatesina e fare la conoscenza degli animali che abitano questo luogo da sempre. Lungo il percorso, otto stazioni descrivono l’habitat di un animale selvatico e in che modo la sua stessa esistenza garantisce l’equilibrio, da sempre, di tutto l’ecosistema. Di tradizioni mitologiche si parla quando si percorre il Sentiero Lorggen che, attraverso la Plose a Bressanone, conduce alla scoperta delle figure leggendarie dei giganti. Dalla forma circolare, il percorso passa attraverso vedute panoramiche e antichi boschi che riservano qualche sorpresa, soprattutto per i più piccoli. Sullo sfondo, svettano i giganteschi ghiacciai dello Zillertal, a ovest il Monte Pascolo, a nord il Picco della Croce, a sud-est il Sass de Putia e a sud il Gruppo delle Odle.

Parco Naturale di Fanes

Storie di contadini e di pastori arricchiscono il Sentiero naturalistico Urlesteig nella zona escursionistica Reinswald a Sarentino. Adatta anche a bambini, l’escursione si caratterizza per sei tratti diversi che permettono di esplorare fino in fondo il territorio dell’Alto Adige. I più piccoli possono divertirsi nel labirinto di pino mugo o ascoltare i racconti della tradizione attraverso le voci dei pastori. Un’esperienza a misura di tutta la famiglia che varia dai 70 ai 560 metri di dislivello.

Incontrando gli artigiani e la tradizione della lavorazione del legno
Attraverso l’Alto Adige non è raro imbattersi in storie straordinarie che ben raccontano le tradizioni del territorio. Ascoltare i racconti e le emozioni degli altoatesini è il miglior modo di approfondire usi e costumi della provincia.
Così, è attraverso il volto di Martina Klotz che si scopre come il legno può trasformarsi in materia prima preziosa e prendere la forma di un oggetto di design. Seduta al tornio ogni giorno, a Cermes nei dintorni di Merano, Martina realizza prodotti esclusivi oggetti di interior design amati non solo dal settore alberghiero e ristorativo, ma anche dai privati, tutti ordinabili sullo shop online della torneria. Sempre di tradizione al femminile si parla quando si fa il nome di Sandra Heidenwolf, unica donna scalpellino dell’Alto Adige. Qui a Bolzano è la pietra l’elemento della natura che viene plasmato e trasformato: con il suo tocco, il materiale grezzo prende forma e diventa arredo, monumento e opera d’arte.
Legno dell’Alto Adige, artigianalità unica e un pizzico di innovazione sono gli ingredienti che hanno permesso la creazione dei cappellini in legno “Kapl”, una vera e propria invenzione di Christian Plancker. Nato e cresciuto in Val Gardena, Christian ha iniziato il suo percorso nel modo più tradizionale possibile: scolpendo sculture in legno dalla forma di un cappello.
La svolta è arrivata quando ha deciso che voleva indossare le sue creazioni e così, assem-blando 29 elementi della natura e con incisioni laser nel legno, sono nati i suoi cappellini, finalmente indossabili.

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