Dopo l’uscita al cinema (24, 25 e 26 febbraio) e la successiva messa in onda su Rai 1 dello scorso 24 marzo, torna in tv Permette? Alberto Sordi, l’affettuoso omaggio al grande attore della commedia all’Italiana. Questa sera alle 21.20, potremo così rivedere su Rai Premium (canale 25 del DT) il film diretto da Luca Manfredi, che vede protagonista Edoardo Pesce, nei panni dell’indimenticabile Alberto Sordi.
Il racconto si concentra sugli inizi della carriera del grande artista romano, in cui interagiscono diversi personaggi dell’epoca, come Federico Fellini, Vittorio De Sica e Corrado Mantoni. Tra questi troviamo, interpretato da Guido Roncalli, anche Sergio Pugliese, l’allora funzionario della EIAR, poi divenuta RAI, dove ricoprì l’incarico di direttore dei programmi della nascente televisione.
Backstage scena ritrovamento occhiali – Film tv “Permette? Alberto Sordi”
«Come vedrete nel film, Alberto Sordi stalkerizza questo direttore – ricorda Guido Roncalli – nel senso che faceva sempre in modo di trovarsi nei paraggi, “casualmente”, finché alla fine non riesce in qualche modo a fargli una cortesia, ottenendo un invito a cena come ringraziamento».
Recitare in questo film ha un doppio significato per Guido Roncalli, non solo per aver partecipato alla celebrazione di un’icona del cinema italiano, ma anche per aver conosciuto personalmente lo stesso Alberto Sordi, agli inizi degli anni ’90; la prima volta nel corso del programma tv Domenica in, con Pippo Baudo, dove il popolare attore fu ospite. Ed è proprio in questa occasione che Roncalli, in qualità di concorrente, rispose brillantemente a tutte le domande sulla filmografia di Alberto Sordi, attirando così la sua curiosità e stima.
«L’anno successivo, nel 1993 – continua Roncalli – io fui chiamato come ospite fisso, sempre da Baudo, a Partita Doppia, dove vennero ospiti Nino Manfredi e Alberto Sordi. Alla fine della trasmissione, in tarda serata, mi recai in camerino cercandomi di cambiare velocemente, passando gli indumenti alla sarta che solitamente si trovava dall’altra parte della parete (semiaperta). Nel frattempo sento bussare più volte alla porta, così, leggermente infastidito, apro la porta trovandomi davanti, con mia grande sorpresa e imbarazzo, Nino Manfredi e Alberto Sordi. Sordi mi porge la cravatta, trovata appesa alla parete, mi dà il suo tipico buffetto sulla guancia, complimentandosi con me e ricordando quel precedente incontro dell’anno prima. Ero infatti passato da concorrente ad ospite fisso di un programma tv.
Anche Nino Manfredi mi fece i complimenti, descrivendomi come un valido ‘animale da palcoscenico’. Questo episodio mi ha fatto riflettere molto: due mostri sacri del cinema italiano come loro che, invece di sbrigarsi a tornare a casa, si siano recati nel mio camerino per salutarmi e farmi i complimenti. Ciò significa che in tutti i sottoboschi capita di trovare gente che se la tira, mentre più si arriva in alto e più è facile trovare dei veri gran signori».
Videointervista con Guido Roncalli