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Come cambia l’ambiente con l’emergenza coronavirus

Con le misure restrittive messe in atto dal governo in relazione al contrasto dell’epidemia del covid-19, non solo cambiano le abitudini degli italiani, ma anche l’assetto ambientale: meno spostamenti, consumo di carburante, scarichi aziendali e altre forme di inquinamento tipiche di una società moderna e industrializzata.
Il Centro Meteo Italiano, società leader nazionale nel settore delle previsioni meteo, ha chiesto ai propri esperti alcuni approfondimenti in merito a questo impatto ambientale ai tempi del coronavirus.

Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus e il Governo ha attuato misure restrittive in tutto il Paese, i livelli di smog sembrano
essersi molto ridotti. Le condizioni meteorologiche subiscono influenze da questo stop?

«La riduzione del traffico come di alcune industrie per lo stop voluto dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus sicuramente sta avendo un impatto sulla diminuzione degli inquinanti emessi nell’atmosfera. Per
quanto riguarda le condizioni meteorologiche, almeno quelle a larga scala, possiamo dire che non risentano praticamente per nulla di uno stop per il momento così esiguo sia nel tempo che nello spazio. Al più potremmo trovare qualche correlazione per quanto riguarda alcune particolari condizioni microclimatiche anche se gli effetti si produrrebbero solo in caso di blocchi più prolungati».

Le immagini dell’ESA che stanno girando su internet in questi giorni, raccontano un’ombra sulla Pianura Padana che dal rosso intenso
sbiadisce fino al giallo: che impatto ha questa riduzione dell’inquinamento sull’atmosfera?

«Le immagini diffuse dall’ESA e provenienti dal satellite Copernicus Sentinel-5P mostrano un calo della concentrazioni di alcuni inquinanti, segnatamente sulla Pianura Padana. Questo è ovviamente legato alla drastica riduzione del trasporto veicolare e in parte anche alla diminuzione delle attività industriali. Come avvenuto in Cina dunque, anche sull’Italia e probabilmente nei prossimi giorni anche su altre aree dell’Europa, il calo si deve alle misure adottate per contenere l’epidemia. Di un’atmosfera più pulita non se ne può che beneficiare».

Secondo l’Arpa si sono ridotte le quantità di polveri sottili grazie ad una riduzione della circolazione degli autoveicoli, ma la concentrazione generale dei valori Pm 10 non sarebbe coinvolta a causa delle condizioni meteo stabili di questi giorni. Qual è la tendenza meteo nei prossimi giorni?
«La concentrazione particolarmente alta degli inquinanti nei primi mesi di questo 2020 si deve sicuramente alle condizioni meteo che hanno visto una prevalenza di anticicloni con conseguente stabilità atmosferica e ristagno
dell’aria nei bassi strati. Nel corso dei prossimi giorni è comunque previsto un cambio di circolazione con il possibile arrivo per la prossima settimana di una massa d’aria artico-continentale. Freddo accompagnato da
pioggia e vento, fattori sicuramente favorevoli per un’ulteriore pulizia dell’aria».

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