Con due nuovi e attesissimi episodi, Salvo amato, Livia mia e La rete di protezione, torna Il Commissario Montalbano, in prima serata su Rai 1 lunedì 9 e lunedì 16 marzo. Con un evento speciale straordinario, inoltre, l’amato commissario creato da Andrea Camilleri, interpretato come sempre da Luca Zingaretti, arriverà anche al cinema il 24, 25, 26 febbraio.
Il primo episodio è incentrato sul brutale omicidio di Agata Cosentino, il cui cadavere viene ritrovato in un corridoio dell’archivio comunale, che non può lasciare indifferente Montalbano. Perché la vittima era una cara amica di Livia, una ragazza timida e riservata, che concedeva la sua amicizia e il suo amore a poche persone. E su quelle si concentra l’indagine di Montalbano, perché gli è presto chiaro che a uccidere Agata è stato qualcuno che le era molto vicino. Si tratta forse una violenza sessuale degenerata in omicidio, ma da subito questa ipotesi non convince Montalbano, che inizia la sua indagine partendo proprio dalle conoscenze della vittima.
Nel secondo episodio, invece, avremo a che fare con uno strano nuovo enigma per Montalbano: l’ingegner Sabatello gli porta alcuni filmini super8 girati per decenni dall’ormai defunto padre che raffigurano sempre la stessa cosa: l’inquadratura fissa di un muro. Il commissario intuisce che non si tratta solo di un fatterello bizzarro, ma che dietro quelle strambe pellicole si nasconde una remota vicenda dalle tinte tragiche e fosche. Non sarà però solo questo cold case a impegnare il commissario perché, proprio in quei giorni, nella scuola frequentata dal figlio di Augello viene compiuto uno spaventoso quanto incomprensibile attentato. Due individui a volto coperto fanno irruzione nell’istituto, sparano seminando il terrore fra insegnanti e ragazzi e lanciano un loro minaccioso e oscuro proclama. Un nuovo mistero su cui fare luce… e giustizia.
Firma la regia, insieme ad Alberto Sironi, Luca Zingaretti, che prende in corsa le redini di un progetto televisivo tra i più complessi e apprezzati e che annovera tra gli sceneggiatori, oltre al grande Andrea Camilleri, Francesco Bruni, Salvatore De Mola e Leonardo Marini.
Oltre a Luca Zingaretti, nel cast ritroveremo l’affiatatissimo gruppo di attori che ha reso negli anni “Montalbano” un vero e proprio mito, ad iniziare da Cesare Bocci, nei panni di Mimì Augello, Peppino Mazzotta in quelli di Fazio, Angelo Russo nelle vesti dello squinternato Catarella e la partecipazione di Sonia Bergamasco nel ruolo di Livia, l’eterna fidanzata di Salvo Montalbano. Tutti alle prese, a vario titolo, con le dinamiche complicate e sempre serrate delle indagini in commissariato e quelle della vita privata, difficili da tenere al riparo dalle brutte situazioni nell’assolata e piccola Vigàta.
«Questo è il primo anno che ci troviamo qui senza il nostro padre letterario e il mio professore in accademia, Camilleri», dichiara Luca Zingaretti durante la presentazione stampa in Rai, ricordando il compianto regista Alberto Sironi. Lo sforzo maggiore per Zingaretti, nel duplice compito di attore è da regista, è stato «nel rispetto dello stile di Alberto Sironi che ha dettato le regole 20 anni fa, di assecondare l’estetica del mondo di Camilleri e della sua capacità di raccontarci il mondo».
Tratti dai lavori letterari di Camilleri editi da Sellerio, i due film tv sono una produzione Palomar con la partecipazione di Rai Fiction, prodotti da Carlo Degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti.
Le interviste
Luca Zingaretti
Peppino Mazzotta
Sonia Bergamasco