Home Magazine Entertainment “Cattive acque”: un uomo alla ricerca della giustizia ambientale

“Cattive acque”: un uomo alla ricerca della giustizia ambientale

Cattive acque

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L’acclamato regista Todd Haynes ha firmato una nuova pellicola coinvolgente e scioccante, basata su una vicenda realmente accaduta, che vedremo al cinema dal 20 febbraio, dal titolo: Cattive acque.
E’ una tematica alquanto delicata poiché porta alla luce un’importante questione legata alla salute pubblica. Un caso di corruzione ad altissimi livelli, una battaglia che ha avuto la sua risonanza nel gennaio del 2016 a seguito della pubblicazione da parte del New York Times di un articolo firmato da Nathaniel Rich, che descriveva nel dettaglio l’operato dell’avvocato di Cincinnati Rob Bilott.
Billot socio dello studio legale Taft Stettinius & Hollister LLP, è diventato un improbabile attivista, denunciando i pericoli causati da una sostanza chimica che stava contaminando da anni una comunità rurale.

Mark Ruffalo nei panni di Robert Bilott

L’inchiesta è arrivata a colpire un gigante industriale legato alla lobby farmaceutica, responsabile di aver promosso commercialmente l’uso della sostanza incriminata.
Robert Bilott, qui interpretato da Mark Ruffalo, è un avvocato ambientalista protagonista di una estenuante battaglia legale durata ben 19 anni contro il colosso chimico DuPont. E’ uomo tenace e combattivo, rappresentato 70mila cittadini dell’Ohio e della Virginia, la cui acqua potabile era stata contaminata dallo sversamento incontrollato di PFOA (acido perfluorooctanico). Grazie ad uno lungo studio tossicologico sulle vittime, Bilott riuscirà a dimostrare i rischi per la salute associati alla contaminazione delle acque e otterrà per loro un importante risarcimento.
Oltre a Mark Ruffalo, troviamo nel cast Anne Hathaway, William Jackson Harper, Bill Pullman e Tim Robbins.
«Quella che inizialmente appare come una contaminazione dell’aria e del sistema idrico regionale e nazionale, diventa una contaminazione globale rischiosa per tutti gli esseri umani – dichiara Todd Haynes – rendendo evidente la nostra interconnessione come abitanti di questo pianeta, nonché il ruolo di vittime non scelte dell’ideologia e del sistema capitalista».
Il film racconta una storia ambientalista che crea risonanza a livello internazionale, poiché tocca temi molto attuali come lo smaltimento illegale di rifiuti tossici con le conseguenti ripercussioni sulla nostra salute. Si tratta di un grosso business tenuto attivo sono solo da una componente criminale, ma anche, in parte, da un coinvolgimento delle istituzioni.

Guarda il trailer del film.