Casa Sanremo ha aperto ufficialmente le sue porte. In un Palafiori gremito, il patron Vincenzo Russolillo, presidente di Consorzio Gruppo Eventi ha dato ufficialmente il via alla tredicesima edizione di quella che è diventata, in partnership con RAI e RAI Pubblicità, la Casa del Festival.
«È un sogno che si concretizza dopo 13 anni», dichiara Vincenzo Russolillo, presidente Consorzio Gruppo Eventi. «Questo spazio, che era partito con pochi metri quadrati, adesso è diventato anche il quartier generale della RAI, ampliandosi nei contenuti. È stato un lavoro immenso. Oltre alla Città di Sanremo, che ha creduto in me e ha voluto ancora una volta confermarci la presenza al Palafiori, ringrazio Antonio Marano, che ha voluto scommettere sulla mia squadra, impegnata nella realizzazione non solo di quello che si può vedere all’interno di Casa Sanremo, ma di tutto quello che si vede in città ora».
Al taglio del nastro, con Russolillo, Antonio Marano, presidente RAI Pubblicità: «Abbiamo messo al centro della Casa del Festival l’urbanizzazione culturale: l’evento canoro più atteso dell’anno, infatti, non va solo trasmesso in tv ma anche vissuto tra le strade della città da chi, in questi giorni, arriverà a Sanremo».
Con loro, sono intervenuti il direttore di RAI1 Stefano Coletta, la direttrice di RAI Play Elena Capparelli, il conduttore dell’Altro Festival Nicola Savino e il resto del cast del dopofestival – la rapper Miss Keta, Valerio Lundini, i Gemelli di Guidonia e la band Vazzanikki –, il padrone di casa de La Vita in diretta Alberto Matano, il volto di RAI Italia Monica Marangoni, le presentatrici Chiara Giallonardo ed Emanuela Tittocchia.
Nutrita la presenza istituzionale, con Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria, che ha ricordato come Sanremo sia «una manifestazione magica, che, per qualche settimana all’anno, rende la città la capitale d’Italia e la Liguria la straordinatia regione che la ospita»; e Alberto Biancheri, sindaco del Comune di Sanremo. «L’aria del Festival è incredibile. Credo sia stato fatto un lavoro eccezionale. Il mio ringraziamento particolare va alla Rai e ad Antonio Marano, perché ha proposto qualcosa che da anni aspettavamo: creare un festival che abbracciasse tutta la città. Questo è stato possibile grazie a Vincenzo Russolillo e a Gruppo Eventi, che ha curato tutto nei minimi particolari».