Dal 31 gennaio la piattaforma Netflix trasmetterà Luna Nera, una serie tutta italiana, in stile fantasy, dedicata alla stregoneria, tratta dal romanzo Le città perdute – Luna Nera, di Tiziana Triana (Sonzogno Editore).
Il cast è formato prevalentemente da attori emergenti e vede protagonisti, oltre ad Antonia Fotaras, Giada Gagliardi (Valente), Adalgisa Manfrida (Persepolis), Manuela Mandracchia (Tebe), Lucrezia Guidone (Leptis), Federica Fracassi (Janara) e Barbara Ronchi (Antalia), e poi Giorgio Belli (Pietro), Gloria Carovana (Cesaria), Giandomenico Cupaiolo (Sante), Filippo Scotti (Spirto), Gianmarco Vettori (Nicola), Aliosha Massine (Benedetto), Nathan Macchioni (Adriano), Roberto De Francesco (Marzio Oreggi), Martina Limonta (Segesta), Giulia Alberoni (Petra), Camille Dugay (Aquileia) e Gaetano Aronica (padre Tosco).
Luna Nera è sicuramente una serie tv tutta al femminile, non solo per la maggioranza delle attrici che prevalgono nel cast, ma anche per via delle creatrici (oltre a Tiziana Triana hanno partecipato alla sceneggiatura Francesca Manieri, Laura Paolucci e Vanessa Picciarelli) e soprattutto per le tre registe: Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi.
«Abbiamo pensato che ciò che noi potevamo fare nel tentare di affrontare un genere così poco consueto nella nostra esperienza e invece così codificato e praticato, con grandi riuscite e mezzi imparagonabili, dalla cinematografia anglosassone e americana, fosse rispettare il genere e i suoi codici ma surriscaldare al massimo ciò che lo sottende: le emozioni, il racconto, i sentimenti, la Storia, i personaggi, alzare la temperatura e portare questo magma a vibrare fino a rompere la crosta del genere non per sovvertirlo, ma anzi per rinforzarlo e celebrarlo, a modo nostro», hanno dichiarato le tre registe che hanno diretto la serie.
La serie affronta così la magia, una tematica che ha sempre incuriosito il pubblico, in varie epoche. Pur essendo ambientata 17esimo secolo, in Luna Nera si possono riscoprire alcune tematiche universali, ancor oggi valide, come il pregiudizio e dell’identificazione di un nemico basandosi su un’erronea conoscenza.
Prodotta da Domenico Procacci per Fandango, anche lui alla prima esperienza nel genere fantasy, la serie sarà disponibile in 6 episodi da circa 50 minuti l’uno.
Le interviste al cast
Il commento delle registe Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi
Il parere del produttore Domenico Procacci
Guarda il trailer del film.
Foto di scena: Emanuela Scarpa / Netflix