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Dopo 4 anni di attesa, il pubblico potrà vedere, a partire dall’1 gennaio 2020, Tolo Tolo, la nuova avventura cinematografica firmata da Checco Zalone. E’ una commedia musicale che affronta il tema dell’immigrazione, in cui Luca Medici, in arte Checco Zalone, debutta alla regia, dopo le quattro precedenti pellicole dirette da Gennaro Nunziante. «Mi sentivo sempre smarrito: agitazione, ansia, stress», confessa il neo regista alla presentazione stampa a Roma, che aggiunge: «E’ difficilissimo girare e avere la responsabilità di tutto».
Molto discusso in questi giorni il videoclip di lancio del film, realizzato con immagini non presenti in Tolo Tolo, che vedono protagonista un immigrato, sotto una luce ironica che ha suscitato interpretazioni controverse da parte della critica.
Non compreso da madre patria, Checco trova accoglienza in Africa. Ma una guerra lo costringerà a far ritorno percorrendo la tortuosa rotta dei migranti. Lui, Tolo Tolo, granello di sale in un mondo di cacao.
Attraverso il fenomeno dell’immigrazione, la tematica sociale più in voga e controversa degli ultimi anni, Checco Zalone è riuscito a creare uno spaccato moderno dell’italiano medio e dei suoi difetti ricorrenti, rompendo i principali luoghi comuni, smontando il politicamente corretto, le esasperazioni di matrice buonista, ma anche ridicolizzando le più goffe esternazioni di coloro che temono l’accoglienza.
Il film, realizzato in collaborazione con SKY Cinema, è distribuito da Medusa in 1200 copie, e si appresta a lanciare la sfido al botteghino con Quo vado?, il precedente successo di Checco Zalone, una delle pellicole italiane più viste in assoluto dal dopoguerra ad oggi.
Checco Zalone in conferenza stampa
Il cast di “Tolo Tolo” al photocall