Home Magazine Entertainment La nuova stagione della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital

La nuova stagione della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital

[ads2]

Nel 2020 Nexo Digital proporrà, con sette nuovi titoli della Grande Arte al Cinema, una nuova imperdibile stagione capace di spaziare dai grandi artisti rinascimentali, come Botticelli, Leonardo e Raffaello, sino ai ritratti di Lucian Freud, passando attraverso la pittura impressionista, l’arte di Modigliani e un approfondimento sull’iconografia della Pasqua nella storia dell’arte.
A inaugurare la nuova stagione il 13, 14, 15 gennaio sarà Leonardo. Le opere. I dipinti e i disegni del genio del Rinascimento saranno al centro del docu-film che presenta sul grande schermo i dipinti del Maestro in qualità Ultra HD. Le opere includeranno, tra le altre, La Gioconda, L’Ultima cena, La Dama con l’ermellino, Ginevra de ‘Benci, La Madonna Litta, La Vergine delle Rocce. L’obiettivo è quello di ripercorrere, attraverso il prisma della sua pittura, anche la vita di Leonardo (1452-1519): l’inventiva, le capacità scultoree, la lungimiranza nell’ambito dell’ingegneria militare e la capacità di districarsi nelle vicende politiche del tempo.
Seguirà il 10, 11 e 12 febbraio l’appuntamento con Impressionisti segretiprodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital e diretto da Daniele Pini, per raccontare la rivoluzione artistica del movimento impressionista attraverso cinquanta tesori nascosti, fino ad oggi preclusi al grande pubblico, esposti a Roma a Palazzo Bonaparte in occasione della mostra omonima. Come guardavano il mondo gli impressionisti? Come furono accolte le loro opere? Come sono passate dall’essere rifiutate da critica e pubblico a diventare in pochi anni tra le più amate nel mondo? Le due curatrici della mostra, Claire Durand-Ruel e Marianne Mathieu, accompagneranno il pubblico in un percorso articolato, dove immagini di ampio respiro troveranno il loro contrappunto ideale nelle analisi compiute da esperti, storici, artisti e altre figure legate al mondo della pittura moderna e della cultura visuale. I quadri della mostra, opere di Manet, Caillebotte, Renoir, Monet, Berthe Morisot, Cézanne, Signac, Sisley, saranno così sia il punto di partenza che quello di arrivo nell’approfondimento dei percorsi dei singoli autori e delle peculiarità del movimento impressionista.
Il 30 e 31 marzo e l’1 aprile arriverà invece al cinema Maledetto Modigliani, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, diretto da Valeria Parisi e scritto con Arianna Marelli in occasione del centenario dalla scomparsa di Amedeo Modigliani (1884-1920). Un artista d’avanguardia diventato un classico contemporaneo, una vita e un talento oltre la leggenda. Dalla Livorno delle origini, patria dei Macchiaioli, alla Parigi di Picasso e di Brancusi, centro della modernità: la conquista di un segno unico, tra primitivismo e Rinascimento italiano.  Nel racconto di una biografia breve e intensa anche la storia di amori non consumati, tumultuosi, drammatici. Con donne dalle personalità estremamente contemporanee: la poetessa Anna Achmatova, la giornalista Beatrice Hastings, la pittrice Jeanne Hébuterne.  Modigliani, la vita e l’arte consumate fino all’ultimo respiro.
La Pasqua nell’Arte sarà nelle sale il 14 e 15 aprile per offrire un approfondimento sull’iconografia della Pasqua nella storia della pittura. I temi della morte e risurrezione di Cristo hanno dominato la cultura occidentale negli ultimi 2000 anni, rivelandosi uno degli eventi di maggior impatto di tutti i tempi, come raccontato dai Vangeli e come rappresentato dai più grandi artisti della storia occidentale. Questo docu-film esplora le rappresentazioni della Pasqua dai tempi dei primi cristiani sino ai giorni nostri. Girato tra Gerusalemme, gli Stati Uniti e l’Europa, La Pasqua nell’arte esplora i diversi modi in cui gli artisti hanno rappresentato la morte e la rinascita attraverso i secoli: chi in maniera trionfante, chi in modo più intimo e primitivo.
Il 27, 28, 29 aprile sarà il turno di Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital e diretto da Marco Pianigiani. Bellezza, creatività, genio: la Firenze rinascimentale di Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, è un concentrato di arte e cultura. Ma non è solo questo. Tra le innumerevoli botteghe e i palazzi del governo, tanta bellezza convive con il lato oscuro della città, fatto di lotte per il potere e intrighi di efferata violenza. Un artista, più di tutti, ha saputo proiettare nelle sue opere, le luci e le ombre di un’epoca destinata a rimanere indimenticata: Sandro Botticelli (1445-1510). Riviviamo la Firenze delle botteghe attraverso la vita di Botticelli, le collaborazioni, le sfide e i successi. Dall’esordio sotto l’ala dei Medici, Botticelli si impone come l’inventore di una Bellezza ideale, che trova la sua massima espressione in opere come Primavera Nascita di Venere. La morte di Lorenzo Il Magnifico, le prediche apocalittiche di Girolamo Savonarola e i falò delle vanità, segnano la parabola discendente del maestro fiorentino, destinato a un oblio di oltre tre secoli. La riscoperta di Botticelli ad opera dei Pre-Raffaelliti dà inizio un’autentica Botticelli-mania, che dal XIX secolo si protrae fino a oggi. Da Salvador Dalì a Andy Warhol, da David LaChapelle a Jeff Koons e Lady Gaga, nessuno sembra immune al fascino eterno di Botticelli e delle sue opere, continuamente re-immaginate dagli artisti di ogni sorta, fino a entrare nell’immaginario collettivo. Raffinato disegnatore, ritrattista rivoluzionario, straordinario interprete del suo tempo: questo è Sandro Botticelli, l’inventore della Bellezza.
Un mese dopo, il 25, 26 e 27 maggio proseguiremo il viaggio nel Rinascimento con Raffaello. Il Giovane Prodigio, diretto da Massimo Ferrari e prodotto da Sky in occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista, si propone di raccontare l’urbinate a partire dagli straordinari ritratti femminili realizzati dall’artista. La Madre, l’Amica, l’Amante Segreta e la Committente. Da Magia Ciarla, che morì quando il pittore aveva solo 8 anni, alle estimatrici che lo hanno aiutato nel suo successo, fino a colei che secondo la leggenda lo porterà alla morte. Figure realmente esistite ma anche frutto della sua fantasia, tutte queste donne raccontano un momento preciso della breve vita del pittore. Capace di ritrarre un ideale di bellezza celestiale, Raffaello (1483-1520) è stato in grado di concentrare il suo sguardo più che sulla fisicità sulla loro psicologia, innalzandone in maniera dirompente il carattere. Grazie a interventi di esperti di fama internazionale, il docu-film ci porterà alla scoperta delle città e dei luoghi più significativi di uno dei più sublimi pittori del Rinascimento.
La stagione si chiuderà il 22, 23 e 24 giugno con Lucian Freud. Autoritratto, il docufilm che rivela la vita e il lavoro di un maestro moderno attraverso l’eccezionale mostra con oltre 50 dipinti, stampe e disegni dei suoi autoritratti presentata alla Royal Academy of Arts di Londra in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston. Nipote di Sigmund Freud e protagonista della radicale scena artistica del dopoguerra londinese, Lucian Freud (1922-2011) ha realizzato autoritratti sin dal 1939, intrecciando costantemente la sua controversa vita privata alla sua pittura. Il suo sguardo intenso e risoluto ha prodotto un corpo di potenti opere figurative che lo mettono in prima linea nella grande pittura britannica. Il film percorre questa mostra storica in cui Freud rivolge con fermezza il suo sguardo critico su se stesso.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.
Nel 2020 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.