Dopo il successo del corto crossmediale Happy Birthday, presentato alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, One More Pictures e Rai Cinema Channel danno il via alla 2° edizione del contest: La realtà che non esiste, lanciato oggi a Roma con un convegno all’ANICA. Parte così la ricerca del miglior script per un cortometraggio VR (virtual reality) e per lo sviluppo di un progetto crossmediale che verrà prodotto entro il prossimo anno al fine di promuovere la realtà virtuale ed i nuovi linguaggi dell’audiovisivo.
Il regolamento del contest è online su www.onemorepictures.it e www.raicinemachannel.it ed è stato pubblicato sui rispettivi canali social. Gli script dovranno essere inviati entro il 6 gennaio 2020 e il vincitore sarà scelto e comunicato sugli stessi canali il 31 gennaio 2020, salvo deroghe. A decretare lo script migliore i componenti della giuria selettiva: Manuela Cacciamani, produttrice cinematografica & multimedia, Gennaro Coppola, CEO & innovation strategist di Axed Group, Paolo Del Brocco, amministratore delegato Rai Cinema, Alberto Luna, senior partner Talent Garden, Monica Maggioni, amministratore delegato Rai Com, Carlo Rodomonti, responsabile marketing strategico e digital di Rai Cinema e Francesco Rutelli, presidente ANICA. Il progetto selezionato sarà prodotto e realizzato da One More Pictures e Rai Cinema. Avrà inoltre uno strutturato percorso di lancio e la sua visibilità e valorizzazione saranno amplificate dalla presenza di prestigiosi media partner, dalla collaborazione con Rai Com e dalla partnership con Videocittà.
Il vincitore del contest «parteciperà anche all’Expo di Dubai 2020», annuncia Francesco Rutelli, presidente dell’Anica e ideatore di Videocittà, dove il corto sarà presente con una speciale versione in videmapping narrativo. «Il VR è parte del presente e di quell’innovazione che diventa processo industriale, dando lavoro e facendo crescere le imprese italiane», spiega. «Serve ora creare un legame anche con i grandi artigiani del nostro cinema, in un panorama dove i confini tra le varie modalità di creazione probabilmente non ci sono più». Carlo Rodomonti, che ha moderato il dibattito, ha sottolineato quanto la realtà virtuale rappresenti «un’opportunità per il cinema tradizionale teso a completare l’esperienza filmica dello spettatore. Una scommessa – prosegue il responsabile marketing strategico e digital di Rai Cinema – che ci ha già dato molte soddisfazioni: circa 15mila persone hanno già scaricato l’applicazione “Rai Cinema Channel VR”. Una sfida che Rai Cinema ha raccolto e che fa propria presidiando il settore».
Talento, studio e qualità sono invece i tre punti di riferimento di Manuela Cacciamani, presidente e founder di One More Pictures, che con Rai Cinema produrrà lo script vincente. «Con questo contest è finalmente nato un vero e proprio laboratorio di idee – spiega la produttrice – che darà vita e realizzerà progetti all’avanguardia tecnologica, senza mai perdere di vista l’arte visiva tradizionale».
E l’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco spiega quanto la realtà virtuale possa sostenere il servizio pubblico: «Il VR viene incontro alla nostra funzione di “servizio” sia nel sostenere l’alfabetizzazione digitale, sia per la sua applicazione nel sociale che per lo stimolo alla creatività nelle arte visive». E proprio per questo Rai Com sosterrà concretamente le progettualità connesse. Infatti l’amministratore delegato Monica Maggioni annuncia: «Lavoreremo per amplificare i risultati di visibilità di questo progetto e faremo sistema per veicolarlo, sostenendo le nuove idee e le capacità che ne conseguiranno anche al di fuori dei confini nazionali».
Ad illustrare le potenzialità economiche del settore industriale legato alla realtà virtuale è Gennaro Coppola. «La crescita del mercato VR è legata alla crescita tecnologica dei device capaci di rendere sempre più immersiva l’esperienza», spiega il CEO di Axed Group. La sfida da cogliere è quella di creare contenuti che riescano a sfruttare pienamente la tecnologia per creare uno storytelling immersivo. Possiamo affermare che l’evoluzione della realtà VR è quella di coinvolgere sempre di più tutti i sensi per farli viaggiare nello spazio e nel tempo creando così una forma di teletrasporto».