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NBA Italia, la comunicazione parte dai Social

In Italia il basket e il calcio sono gli sport più seguiti, ma anche nel resto del mondo c’è molta attenzione intorno a queste due discipline. La differenza tra questi due mondi forse sta proprio nel modo di approcciarsi da parte dei fan. A dimostrare questa affermazione ci pensano i risultati dei social network e delle interazioni attraverso i post pubblicati sulle pagine dell’NBA. Ma sapete chi si cela dietro tutti quei post? Chi si occupa a tutte le ore del giorno e della notte di scrivere frasi, contenuti e aggiornamenti attraverso gli account Twitter, Facebook e Instagram? Il suo nome è Daniele Mazzanti ed è il social media manager ufficiale dell’NBA Italia intervistato recentemente da L’Insider. A dimostrare che il basket stia crescendo di anno in anno, soprattutto sulle piattaforme social come Twitter, Facebook e Instagram, ci pensano i numeri che vengono registrati e monitorati costantemente.

Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, ha capito ben presto che la sua strada lo avrebbe portato lontano dal lavoro di avvocato. Infatti, subito dopo aver effettuato un Master nelle Strategie per il Business dello Sport a Treviso, si è dedicato ad un lavoro nato pochissimi anni fa: il social media manager. L’aspetto più bello del mestiere svolto da Mazzanti è quello di aver trasformato in lavoro la sua passione per il basket e per l’NBA in particolar modo. Se pensate che il suo lavoro sia semplice e con zero faticata, siete totalmente fuori strada. Dovendo aggiornare la pagina NBA Italia, deve tenere il ritmo del fuso orario americano, durante la Regular Season e gli NBA Playoffs. In altre parole, non ci sono orari. Tutta questa attenzione è dovuta soprattutto al fatto che il pubblico è molto attento e sempre più esigente, soprattutto sulla pagina Instagram, in continuo aumento. Fattore assolutamente importante, soprattutto in termini di marketing, in grado di poter accorciare le distanze tra l’America e l’Italia. Mazzanti a tal proposito, ci tiene a sottolineare che se non ci fossero pagine non ufficiali, i numeri potrebbero essere decisamente più altri.

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