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“Non sono un assassino”, dal romanzo al film

Non sono un assassino

Tratto dal romanzo Non sono un assassino di Francesco Caringella (Newton Compton Editori), dal 30 aprile sarà nelle sale l’omonimo film diretto da Andrea Zaccariello, con un cast molto atteso: Riccardo Scamarcio, Alessio Boni, Edoardo Pesce e Claudia Gerini.
La pellicola, distribuita da 01, verrà presentata in anteprima al Teatro Petruzzelli di Bari, il 28 aprile, in occasione del BIF&ST – Bari international Film Fest.
Non sono un assassino è un thriller che scava la personalità di un uomo solo apparentemente perfetto, accusato dell’omicidio del suo migliore amico, un giudice integerrimo e sensibile con cui aveva condiviso tutto.
Il vice questore Francesco Prencipe (Riccardo Scamarcio) esce di casa per raggiungere il suo migliore amico, il giudice Giovanni Mastropaolo (Alessio Boni), che non vede da quasi due anni. Due ore di macchina per un colloquio di poche parole. Una domanda. Una risposta.
Quella stessa mattina il giudice viene trovato morto, freddato da un colpo di pistola alla testa. Francesco è l’ultimo ad averlo visto. Solo sue le impronte nella casa. Solo suo il tempo per uccidere.
A interrogarlo e accusarlo una PM (Claudia Gerini) che conosce il suo passato, a difenderlo l’avvocato amico di una vita (Edoardo Pesce).
Nell’attesa che lo separa dal processo, le immagini del passato di Francesco si accavallano incoerenti nel disperato tentativo di arrivare al vero assassino. E alla verità di una vita intera.
«La scena del film ha tre momenti fondamentali: il lavoro della scrittura, la ripresa e poi la costruzione del montaggio», commenta Riccardo Scamarcio. «Mentre si gira il film, bisogna essere elastici e reagire a quello che accade. Ci sono tante dinamiche e variabili, come una pioggia imprevista, che non si possono controllare. Paradossalmente, io cerco gli incidenti. E’ un altro film quello che giri rispetto a quello che sta fra le pagine della sceneggiatura, è una cosa che ho imparato a furia di lavorare».

Alessio Boni e Caterina Shulha

Andrea Zaccariello, che oltre a dirigere il film è autore della sceneggiatura insieme a Paolo Rossi, ha dichiarato di aver accettato una sorta di sfida, esasperandola: «Il protagonista del film non si limita a “raccontarci” la storia tra lui e l’amico assassinato, ma si spinge all’estremo. All’adolescenza e alla prima gioventù, per esempio, ricostruendo tutta la sua “educazione sentimentale”; alle speranze dei trent’anni, agli amori, ai tradimenti, agli obiettivi, alle ambizioni. Per arrivare alla maturità dei cinquanta con le sue inevitabili rese dei conti».
Anche se molti film hanno trattato l’argomento processuale e della giustizia, il regista ha voluto raccontare «come la chiave di ogni giustizia risieda, non nella legge, ma nello spirito più intimo dell’uomo. La vicenda diventa quindi un’investigazione che va al di là del thriller, esplorando il modo in cui l’animo umano è stato irrimediabilmente modificato, oggi come mai prima. Ed evidenziando come coscienza e volontà siano state stravolte dalle invisibili pulsioni dell’ego».

Claudia Gerini nel ruolo del PM Paola Maralfa

Nel film, non solo è interessante risalire all’individuazione del colpevole, ma anche al come e perché quello stesso colpevole ha agito, lasciando così emergere quella drammaticità ancor più profonda che ha ispirato l’assassino.
Il personaggio del Giudice Mastropaolo ha trasformato notevolmente la fisicità di Alessio Boni, impiegando un notevole impegno del reparto trucco e parrucco: «Mi piace tantissimo potermi allontanare dalla mia fisicità, permettendomi di essere totalmente un’altra maschera», commenta entusiasmato l’attore lombardo.

L’incontro con il cast

Riccardo Scamarcio

Alessio Boni

Claudia Gerini

Guarda il trailer del film.

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