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Canale 5, “L’amore strappato”: un errore giudiziario in cui vince la verità

L'amore strappato

«Il grado di difficoltà è stato quello di rendere la storia meno paradossale di quanto sembrasse», ha dichiarato Ricky Tognazzi alla presentazione della nuova serie tv per Canale 5 L’amore strappato, di cui firma la regia insieme a Simona Izzo. Saranno sei episodi suddivisi in tre prime serate, a partire dal 31 marzo. La vicenda, come ha anticipato il regista, è veramente toccante, ricca di emozioni, presentando un clamoroso fatto giudiziario realmente accaduto, che ha coinvolto dei genitori, interpretati da Sabrina Ferilli e da Enzo Decaro, privati improvvisamente della figlia.
Rocco (Enzo Decaro), Rosa (Sabrina Ferilli), Ivan (Christian Monaldi) e Arianna (Elena Minichiello) sono uniti e felici. Li conosciamo nel 1995 mentre fervono i preparativi per il festeggiamento del compleanno di Ivan e della recita a scuola di Arianna. Ma poco prima del suo ingresso in scena, la bambina, all’insaputa dei genitori, viene inaspettatamente prelevata da un carabiniere e da una psicologa. Subito dopo Rocco viene messo in stato di fermo. È accusato di abusare della sua amatissima figlia che viene quindi strappata all’amore dei genitori e del fratello.
«Abbiamo provato a renderla una storia di persone, personaggi e sentimenti, tentando anche di non essere manichei», aggiunge Ricky Tognazzi, che già si era occupato di malagiustizia qualche anno fa, con il caso Tortora. «Dietro un errore così, come raccontato, ci sono anche dieci storie di salvataggi concreti: tanti bambini salvati dalle istituzioni. La realtà quindi non è solo quella raccontata qui, dove avremmo potute infierire anche di più».
Sabrina Ferilli, una persona molto attenta a quello che succede, ha dichiarato di averne sentiti diversi di casi come questi: «La giustizia può sbagliare perché è fatta dagli uomini. Può sbagliare sia verso un innocente ma anche salvare un colpevole. Io sono comunque sono una garantista, quindi alla fine ciò che è giusto esce fuori».

Enzo Decaro e Sabrina Ferilli

La sceneggiatura della serie, scritta da Vinicio Canton, Giancarlo Germino, Simona Izzo e Maura Nuccetelli, ha seguito le tracce del libro di Angela Lucanto “Rapita dalla giustizia” (Rizzoli), scritto insieme a Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella, che raccontava questa terribile vicenda di cui era stata protagonista la stessa autrice.
«Quando da registi e da sceneggiatori si è costretti a vivere storie come queste, è chiaro che ti lasciano dentro un bagaglio di emozioni, di dolore ma anche felicita», commenta Ricky Tognazzi. «Il film infatti è ricco anche di speranza e felicità».
Simona Izzo ha aggiunto che il lavoro è stato affrontato «con l’emozione di una “prima volta”. A differenza del caso Tortora, le vittime in campo sono una minore e la sua famiglia e il tema dell’abuso rende la vicenda ancora più straziante di quella di Tortora».
La fiction, coprodotta da RTI e Jeki Production, vede nel cast anche Primo Reggiani, Marco Falaguasta e Valentina Carnelutti.

Intervista con Sabrina Ferilli

Intervista con Ricky Tognazzi

Simona Izzo e Ricky Tognazzi in conferenza stampa

Guarda il trailer.

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