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Correva l’anno 1978 quando Luigi Magni portava in scena La Commedia di Gaetanaccio, con la regia e l’interpretazione di Gigi Proietti. E’ la storia ispirata a un personaggio realmente esistito, un burattinaio di nome Gaetano Santangelo, detto Gaetanaccio, che viveva nella più assoluta povertà per colpa di un governo ingiusto e tirannico.
Quarant’anni dopo, il Teatro Eliseo è pronto per allestire una nuova versione del capolavoro di Luigi Magni, stavolta diretto da Giancarlo Fares. Il protagonista è Giorgio Tirabassi, cresciuto artisticamente proprio con Gigi Proietti, insieme a Carlotta Proietti, figlia te del grande Gigi, nel ruolo di Nina, che è riuscita, sin dai primi passi nel mondo dello spettacolo, a farsi apprezzare sia nella recitazione che nel canto.
Siamo nella Roma papalina, la soggiogazione del povero, l’indigenza, la paura sono sentimenti che vengono compensati dal carattere indolente, giocoso e spavaldo di un popolo che con gli abusi del potere ha sempre convissuto. E così l’irriverente e gradasso Gaetanaccio, innamorato di Nina, anch’essa attrice in cerca di fortuna, condivide con lei la sorte, ritrovandosi davanti al bivio del compromesso.
Anche stavolta, la Roma dipinta da Luigi Magni riesce a far convivere amore e cinismo, ironia e poesia. È principalmente una commedia musicale che anche grazie alla presenza dei musicisti in scena, evoca la dimensione onirica, favolistica del testo.
Le canzoni, seppur a volte accompagnate da musiche leggere e allegre, presentano uno sfondo amaro e sarcastico. Nei dodici brani che compongono l’opera sono narrate le vicende del protagonista e della comunità di teatranti che, a causa del divieto che proibisce ogni tipo di rappresentazione, patiscono la fame costretti a inventarsi la vita per sperare di sopravvivere.
«Quarant’anni fa ho visto anch’io lo spettacolo», ricorda Giorgio Tirabassi alla presentazione stampa presso il Teatro Eliseo. «Già seguivo Proietti. Il destino ha voluto che io quattro anni dopo stessi in compagnia con Proietti. Lui usava molte di queste canzoni come repertorio. Quindi questo mondo l’ho anche un po’ risentito in seguito. Le stesse canzoni le cantavamo anche nelle serate interminabili del dopoteatro».
Ad arricchire e perfezionare la similitudine tra i personaggi e i burattini di Gaetanaccio, oltre alle avversità che popolano le loro storie, sono anche gli abiti che indossano, realizzati da Santuzza Calì, e la cornice in cui si muovono, grazie alle scenografie di Fabiana Di Marco. Perfino la Morte, sempre presente nella tradizione romana, assume carattere antropomorfo e si fa persona vera per intervenire nel destino dei protagonisti.
Personaggi e interpreti:
Giorgio Tirabassi Gaetanaccio
Carlotta Proietti Nina
Carlo Ragone Fiorillo
Elisabetta De Vito Morte
Daniele Parisi Governatore / Prologo
Marco Blanchi Porporato
Enrico Ottaviano Meo Patacca / Papa
Pietro Rebora Carceriere / Gentiluomo / Guitto
Matteo Milani Scaramuccia / Graduato / Guardia Svizzera
Martin Loberto Gendarme / Guitto / Gentiluomo
Viviana Simone Guitto / Passante
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Eliseo dal 19 febbraio a domenica 10 marzo 2019.
Per informazioni: www.teatroeliseo.com