Torna sugli schermi Mary Poppins, la tata “praticamente perfetta”, che con i suoi straordinari poteri magici è capace di trasformare qualsiasi mansione giornaliera in un’indimenticabile e fantastica avventura.
La vicenda è ambientata a Londra durante la Grande Depressione degli anni ‘30, ventiquattro anni dopo gli eventi del primo film. Michael Banks lavora nella stessa banca in cui lavorava suo padre e vive ancora al numero 17 di Viale dei Ciliegi con i suoi tre figli Annabel, Georgie e John e la domestica Ellen. Proseguendo la tradizione inaugurata dalla loro madre, Jane Banks combatte per i diritti dei lavoratori e aiuta la famiglia di Michael. Quando la famiglia subisce una perdita personale, Mary Poppins ritorna magicamente nella vita dei Banks e, con l’aiuto di Jack, li aiuta a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia.
«Sono davvero onorato che Disney mi abbia chiesto di dirigere un sequel», afferma il regista e produttore Rob Marshall. «Si tratta di un musical completamente nuovo, una cosa molto rara al giorno d’oggi e una meravigliosa opportunità di realizzare un’opera ideata appositamente per il grande schermo».
Per il regista e produttore statunitense Mary Poppins è stato il primo film che aveva visto da bambino: «Mi ha aperto la mente, insegnandomi ad amare il cinema, i musical e qualsiasi film pieno di avventura e fantasia. Ma questo nuovo film non si rivolge soltanto ai bambini. Si rivolge al bambino che vive in ciascuno di noi».
Oltre a Emily Blunt, il cast vede la presenza di Lin-Manuel Miranda, Ben Whishaw, Emily Mortimer, Julie Walters, Colin Firth e Meryl Streep.
Per questo nuovo film, Marshall ha immaginato una storia originale che avesse qualcosa di toccante e significativo da insegnare, mantenendo allo stesso tempo la meraviglia e l’esuberanza delle avventure magiche raccontate nei libri. «C’erano ovviamente molte altre storie da raccontare – afferma il regista – e dopo aver letto tutti i libri, abbiamo deciso di prendere vari elementi da ciascuno di essi per mettere in evidenza il tema ricorrente dei libri di Travers: quando diventiamo adulti, diventiamo cinici e disillusi e non riusciamo più a vedere la vita con gli occhi di un bambino».
Secondo Emily Blunt, Mary Poppins rappresenta «il personaggio più empatico che io abbia mai interpretato. Non c’è nessun secondo fine nella sua generosità. Non si aspetta di ottenere nulla in cambio: quello che fa serve soltanto a creare un viaggio di scoperta personale per il prossimo, per la famiglia Banks. E poi se ne va. Penso che si tratti della forma più pura di empatia: dare alla gente ciò di cui ha bisogno senza chiedere nulla in cambio».
L’appuntamento per tutti, non solo i bambini, è per il 20 dicembre, per godersi sul grande schermo questa seconda e innovativa avventura di Mary Poppins, targata ancora una volta Disney.
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