«Il film è bello quando accade una magia, e in questa magia tutti si lavora insieme e si vuole dare il massimo insieme». Con questa premessa Miriam Leone, protagonista femminile del film Il testimone invisibile, racconta la sua esperienza sul set. «Noi veramente siamo stati in questo bosco per una settimana – continua l’attrice catanese in conferenza stampa – a sistemare i volumi di questa frequenza affinché la musica, questa orchestra, fosse veramente armonica».
Proprio nel bosco accade l’episodio scatenante della storia, dove Laura Vitale, affascinante fotografa interpretata da Miriam Leone, in compagnia di Adriano Doria, imprenditore di successo (Riccardo Scamarcio), scampano da un incidente stradale, dove però trovano il corpo inerte e gravemente ferito di un ragazzo.
Da qui inizia una sorta di labirinto enigmatico che porta lo spettatore in un susseguirsi di inaspettate soluzioni, probabili e parallele, affinché i due protagonisti possano dimostrarsi innocenti.
La vicenda si complica quando Adriano si risveglia in una camera d’albergo chiusa dall’interno, accanto al corpo senza vita della sua amante, Laura. Viene così accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara (Maria Paiato), famosa per non aver mai perso una causa. L’emergere di un testimone chiave e l’imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente, costringe Adriano e l’avvocato Ferrara a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza. Spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.
Fabrizio Bentivoglio veste i panni di Tommaso Garri, che si rivelerà un personaggio chiave nell’evolversi dell’intricato racconto.
Secondo Riccardo Scamarcio il film rispetta i classici meccanismi del genere thriller psicologico: «C’è questo rigore, formale… Lavorare con una metodica così precisa, in effetti non l’avevo mai fatto. E’ un personaggio in balia di se stesso che proprio all’apice della sua carriera, si ritrova improvvisamente in una realtà complicata».
«Mi rapiva quell’invito al controllo del dettaglio – commenta il regista Stefano Mordini – e l’ho seguito il più possibile durante la messa scena di questo thriller, dove la verità è nascosta da un’altra verità che si protegge dietro un’ultima e apparentemente definitiva verità. Sono le conseguenze di un racconto che segue un filo rosso che più si dipana e più si ingarbuglia. Solo con il gomitolo in mano si può capire quale sia il colore del tessuto che tesse la trama».
Distribuito da Warner Bros, Il testimone invisibile esce nelle sale a partire dal 13 dicembre.
Riccardo Scamarcio in conferenza stampa
Miriam Leone in conferenza stampa
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