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Dal 7 dicembre la piattaforma Netflix trasmetterà la prima commedia natalizia italiana, ma non una qualsiasi: Natale a 5 Stelle, infatti, è un progetto creato dai fratelli Vanzina. Poco prima di lasciarci, Carlo Vanzina espresse il desiderio di passare il testimone al suo migliore amico e collega Marco Risi. «E’ il film che non avrei voluto fare – confessa il regista, figlio del grande Dino Risi – perché farlo significava che Carlo non ce l’avesse fatta. Quando Enrico me lo ha chiesto dicendomi che era stato lui a chiederglielo, ho accettato subito perché l’idea che avesse pensato a me ha commosso prima e inorgoglito dopo».
Questa nuova commedia in realtà non era nata come film di Natale ma era ambientata in un qualsiasi weekend a Budapest, in un hotel a 5 stelle. Per volere di Netflix, a cui piacque molto la sceneggiatura, il progetto è stato poi riadattato in ambito natalizio.
Una delegazione politica italiana, con alla testa il nostro Premier (Massimo Ghini), va in visita ufficiale in Ungheria.
Oltre ai suoi incontri politici, il Premier intende passare, di nascosto, qualche ora lieta in compagnia di una giovane onorevole dell’opposizione (Martina Stella), in viaggio con la delegazione. Ma quando al Grand Hotel tutto sembra procedere per il meglio, i due maldestri amanti si ritrovano con un misterioso cadavere nella suite (Riccardo Rossi). Per sbarazzarsene e non finire nel turbine di uno scandalo, se la cosa fosse scoperta, vengono aiutati dal portaborse del Premier (Ricky Memphis). Ma per loro sarà una giornata lunga, difficile, infernale, con improvvisi colpi di scena a ripetizione. Il tutto all’interno di una esilarante commedia degli equivoci.
Completano il cast Paola Minaccioni, Biagio Izzo, Massimo Ciavarro, Ralph Palka e Andrea Osvart.
Lo stile registico è molto simile all’impronta lasciata da Carlo Vanzina, così come ha voluto Marco Risi: «Mi ci sono messo con tutto il cuore, pensando a lui ogni giorno e a ogni inquadratura… ma non perché cercassi di fare come avrebbe fatto lui ma per capire se qui o là fossi riuscito a farlo ridere; non era facile far ridere Carlo. Secondo me ci sono riuscito, almeno credo. Fare questo film e cercare sul set la complicità con i “suoi” attori e con Enrico, è stato come vivere ancora per un po’ con lui».
il film risulta una farsa satirica, ricca di intrecci ben congeniati, che prende in giro la politica di oggi, riferendosi un po’ a tutti i partiti e non uno nello specifico.
«La forza di questa sceneggiatura (secondo me è molto forte) nasce da due elementi», commenta Enrico Vanzina, che ha scritto da solo l’ultima versione. «Il primo è la commedia “Out of order” di Ray Cooney, dalla quale è tratta. Un meccanismo perfetto, a prova di bomba, al limite del geniale nel suo genere farsesco. Il secondo elemento è l’idea d’inserire all’interno di una farsa un tema di osservazione politica, generalmente poco frequentato dal cinema italiano. Il mix è interessante e sorprendente».
Enrico Vanzina in conferenza stampa
Marco Risi in conferenza stampa
Guarda il trailer del film.