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Laurea in Psicologia: gli sbocchi occupazionali

Laurea in Psicologia: gli sbocchi occupazionali

Indagare nei meandri della mente umana ha sempre un grande fascino. Forse perché di tutti i misteri alla fine noi siamo quello più misterioso e imprevedibile: un tempo questa indagine sull’animo era puramente filosofica oggi invece è scientifica.

Le Scienze Psicologiche sono sempre più popolari: nella cultura moderna gli psicologi hanno sempre ruoli accattivanti in romanzi, film o serie tv e nella vita di ogni giorno la psicologia viene ormai applicata in tutti i campi. Pensiamo ad esempio al marketing dei prodotti che acquistiamo o alle funzionalità di alcune app che usano avanzati studi neuro-psicologici per conquistare la fiducia del pubblico.

Oltre al fascino “mediatico” però, per molte persone la psicologia rimane una branca di studi ancora oscura di cui non si conoscono gli sbocchi lavorativi oltre ovviamente la pratica clinica.

Cosa fa lo psicologo?
Lo psicologo che nei film fa mettere il paziente comodo e prende nota su un taccuino dei suoi sogni e delle sue memorie mostra solo una piccola parte del lavoro dello psicologo.
Se è vero che le diverse specializzazioni in psicologia iniziano tutte da una laurea triennale che poi può sfociare in diverse specializzazioni, le possibilità lavorative iniziano subito già dopo la triennale.

In effetti un laureato in Scienze e Tecnologie Psicologiche può trovare lavoro in centri medici ma anche in strutture che si occupano di servizi sociali ma anche lavorare per aziende private nel campo delle risorse umane e della selezione del personale o della formazione. Con la triennale (e dopo tirocinio ed esame) si può già accedere all’Albo come Dottore in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità ed avere così riconosciuto ufficialmente il proprio ruolo nelle professioni psicologiche.

Ovviamente con la laurea triennale si ha poi accesso alla specialistica, che permette di formarsi ulteriormente in psicologia clinica, psicoterapia, psicologia del lavoro ma anche in altri campi come psicologia delle organizzazioni o del marketing, campi in cui oggi si trova lavoro più facilmente che in quello clinico.

Dove Studiare Psicologia in Italia
Studiare Psicologia in Italia oggi è diverso che in passato, grazie all’opportunità offerta dall’e-learning e alla presenza di Atenei Telematici di alto livello, come Unicusano, che offre una laurea triennale in Psicologia tra le migliori del panorama italiano per completezza dei programmi e attenzione alla metodologia didattica strutturati per avere un professionista già “spendibile” nel mercato del lavoro dal giorno dopo la Laurea.

Molti scelgono di studiare nelle grandi città dove ci sono facoltà di psicologia storiche, come Roma, Pavia, Milano o Padova e pensando di avere più sbocchi lavorativi grazie alle opportunità offerte dalla metropoli. A volte invece questo non accade: se pensiamo per esempio agli psicologi e dottori in tecniche psicologiche impegnati nel campo clinico vediamo che al momento c’è un numero esiguo con contratti stabili con il sistema sanitario nazionale (6000 unità) mentre molti altri vengono chiamati con contratti a tempo o consulenze.

Tuttavia, c’è un grande accentramento di psicologici in alcune aree, ad esempio 19.000 in Lombardia di cui metà solo a Milano ed al Sud spesso ci sono concorsi per psicologi che vengono annullati perché non si presenta nessuno!

Contrariamente a quanto si pensa quindi, scegliere una tra le affollatissime facoltà delle città più gettonate non è una mossa intelligente. Soprattutto per chi deve fare sacrifici per essere fuori sede, pendolare, fare i salti mortali per studiare e lavorare e poi laurearsi ed essere uno tra tanti psicologi in una città in cui ce ne sono già tantissimi.

In queste situazioni quindi non c’è nessun vantaggio a spostarsi in una città particolare quando si può studiare da casa conseguendo una laurea in psicologia presso un Ateneo di Qualità come Unicusano ed avere le stesse opportunità in tutta Italia.

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