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Premio Solinas, Italia e Spagna: vincono ex aequo la 3° edizione

Premio Solinas

Il pilota per serie TV FLASH di Valerio Vestoso, prodotto da Rai Fiction e Premio Solinas, ha aperto la manifestazione di premiazione della terza edizione del Premio Solinas Italia-Spagna nell’ambito del 11º Festival del Cinema Italiano di Madrid e del 4° Forum di Coproduzione Italia-Spagna.
Vincono Ex Aequo il PREMIO SOLINAS ITALIA-SPAGNA del valore di 1.000 €: 

“In Acque Profonde” di Stefano Mutolo per l’approccio originale a un cinema di genere contemporaneo e interrogante, dalle sfumature oniriche e visionarie, che fonde azione, avventura e coming of age con una riflessione, molto attuale, sulle fascinazioni del potere e le scelte di libertà degli irregolari e degli ultimi.

 “Toro Rojo” di Luigi Roccati e Alessandro Regaldo per l’intensità e il nitore con cui è rappresentata la vicenda, “romanzo di formazione” che si intreccia con la ribellione sociale di una generazione nell’Argentina della dittatura negli anni Settanta, tra presa di coscienza personale, lotta con i propri demoni e scavo nelle ambiguità del rapporto tra media e politica.

Il premio che favorisce le co-produzioni tra il cinema italiano, spagnolo e dell’America Latina è stato consegnato dalla Giuria composta da: Laura Pugno (Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid), Annamaria Granatello (Presidente e Direttore del Premio Solinas), Alessandra Picone (Festival del Cinema Italiano di Madrid), Leonardo Ferrara (dirigente Rai Fiction) e i registi Valerio Vestoso e Laura Luchetti presente al Festival con il film “Fiore Gemello” e il cortometraggio “Sugarlove”.
«L’edizione 2018 del premio Solinas Italia Spagna, per la qualità dei vincitori –  ha dichiarato Laura Pugno  – dimostra la bontà dell’intuizione che ha portato alla creazione di questa variante italiana, spagnola e iberoamericana del concorso nazionale, come dimostrato anche dal fatto che il progetto  “Cuatro chicos en fuga”  di Chiara Rap e Giada Signorin – vincitore della prima edizione –  è stato opzionato dalla società NIghtswim e la giovanissima Claudia De Angelis, premiata l’anno scorso dal Solinas Italia – Spagna, è risultata quest’anno, con una diversa giuria e nel tradizionale rigorosissimo anonimato, vincitrice del Solinas nazionale. Intanto, le occasioni di incontro tra produttori italiani e spagnoli si moltiplicano, grazie anche al lavoro del nostro Istituto Italiano di Cultura, creando così un terreno favorevole perché questi soggetti possano trasformarsi in film e magari, un giorno, far parte del programma del Festival de Cine Italiano de Madrid».
Per Annamaria Granatello: «L’Internazionalizzazione del Premio Solinas è ripartita grazie alla collaborazione con L’Istituto di Cultura di Madrid e al Festival del Cinema Italiano di Madrid. Un ringraziamento speciale va ai Giurati che ci accompagnano con grande generosità in questa splendida avventura e a tutti i partecipanti che ci hanno regalato storie molto interessanti. Gigi Roccati, Alessandro Regaldo e Stefano Mutolo sono dei veri talenti e le loro storie, diversissime l’una dall’altra, meritavano di vincere e meritano di essere prodotte. Continueremo a lavorare con loro per realizzare il sogno. Come? Ce lo inventeremo strada facendo».
I due vincitori hanno inoltre partecipato al 4° Forum di Coproduzione Italia-Spagna nell’ambito del 11º Festival del Cinema Italiano di Madrid.

I due progetti vincitori rielaborano in modo originale il cinema di genere del western all’italiana e il racconto di formazione.

“In Acque Profonde” di Stefano Mutolo, sceneggiatore e critico cinematografio originario di San Severino nelle Marche, cerca una strada diversa a partire dal cinema di genere. Il progetto è ambientato durante il ventennio fascista e vede protagonista una giovane mandriana vuole incassare la taglia su un sanguinario cacciatore delle paludi che ostacola la monumentale bonifica fascista dell’Agro-Pontino.

In acque profonde” è il suo primo progetto di lungometraggio da sceneggiatore e regista e vuole ripensare il western all’italiana in un momento in cui il cinema di genere sta ritornando in auge. Ripartendo dallo spaghetti western di Corbucci/Leone e dal western della new Hollywood di Cimino/Peckinpa, Mutolo cerca di  “indigenizzare” il western all’italiana riproponendolo attraverso nuovi paradigmi e ambientandolo tra le paludi che affiancano le sponde del Guadalquivir.

“Toro Rojo” nasce dall’incontro tra Luigi Roccati regista e autore con lo sceneggiatore Alessandro Regaldo, entrambi torinesi che si cimentano su una storia ambientata nel tumulto di una dittatura Latino-Americana. Beto Damonte, luchador italo-argentino, in arte Toro Rojo, è la stella del programma televisivo “Gigantes en el Ruedo”. L’incontro con una giovane rivoluzionaria, gli farà mettere in discussione tutto quello in cui crede. La storia di Beto, è il viaggio personale di un uomo che raggiunge l’amara consapevolezza di essere comparsa, e non protagonista, di un mondo in cambiamento e già in cerca di nuovi eroi. Un allucinato racconto di formazione hard-boiled, grottesco e disperato, immerso nell’umanità ruvida dei Barrios Anni ’80. Toro Rojo, il Toro Scatenato della Lucha Libre Argentina.

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